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CATANZARO, 14 APRILE 2015 - Per il Fondo monetario internazionale (Fmi) migliorano le condizioni economiche del nostro Paese: in base all’ultimo rapporto sull'economia globale, il World Economic Outlook, il Pil italiano dovrebbe salire allo 0,5% nell’anno in corso (circa un decimo in più rispetto allo 0,4% dell'aggiornamento del Weo di gennaio) e poi all'1,1% nel 2016, leggermente al di sotto delle stime governative previste nel Documento di economia e finanza (Def), che prevede invece un incremento del Pil di 0,7% nel 2015 e di 1,4% nel 2016.[MORE]
Nell’Eurozona, l'organizzazione di Washington rileva un generale rafforzamento della ripresa e delle prospettive di crescita per il 2015 di +1,5% e di +1,6% per il 2016 (1,2% e 1,4% le rispettive stime dello scorso gennaio), ma anche fragilità come il rischio della bassa inflazione e la stagnazione.
«Nell'ultimo anno - si legge nel documento richiamato - la ripresa è continuata nell'area euro ma gli investimenti privati sono rimasti deboli con le eccezioni notevoli di Irlanda, Spagna e Germania». Inoltre, «Bassi prezzi del greggio, bassi tassi di interesse e il deprezzamento dell'euro così come uno spostamento verso una politica fiscale generalmente neutra dovrebbero sostenere l'attività economica nel 2015 e 2016».
Quanto all’inflazione, per il Fmi dovrebbe «calare nel 2015 sia nelle economie avanzate sia sulla gran parte dei mercati emergenti, riflettendo l'impatto del calo dei prezzi del petrolio»: nell’Eurozona i prezzi si manterranno sotto il target del 2% della Bce quest’anno e nel 2016 (0,1% nel 2015 e 1,0% nel 2016).
Il debito italiano dovrebbe attestarsi nel 2015 al 133,8% e nel 2016 al 132,9%; mentre sul fronte “lavoro”, il tasso di disoccupazione si attesterà al 12,6% nel 2015, scendendo al 12,3% nel 2016.
Domenico Carelli
(Foto: notizie-web.it)
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