L'esordio con Angelo di luce: intervista a Go Werther Go
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L'esordio con Angelo di luce: intervista a Go Werther Go

sabato 24 gennaio, 2015

VITERBO, 24 GENNAIO 2015 - In questi giorni è stato pubblicato da Hot Studio Records Angelo di luce, EP d'esordio di Go Werther Go, i cui brani sono stati registrati e mixati da Omid Jazi. Qui di seguito quattro chiacchere con il giovane musicista.
Buona Lettura!

 

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Come nasce il progetto Go Werther Go?
Nella primavera del 2012, dopo aver conseguito la laurea al Dams, ho avuto un esaurimento nervoso piuttosto intenso così ho iniziato a scrivere canzoni per cercare di mitigarlo o perlomeno per provare a farlo. In verità ciò che mi ha aiutato ad uscirne è stato capire che poteva andarmi peggio: se ad esempio mi fossi diplomato all'accademia delle belle arti allora si sarei impazzito sicuramente. Dopotutto invece grazie al Dams ho conservato una parvenza di salute mentale che mi ha permesso di continuare a deambulare nel mondo e di lavorare sulla musica.

Da qui il brano "Dams"?
In realtà quella è una canzone nata mentre ero ancora all'università, all'epoca mi divertiva l'idea di mettere in musica le paranoie sul futuro professionale che avevano la maggior parte dei miei colleghi di corso. C'era questo senso di fatalismo generalizzato che portava la gente a pensare cose del tipo "finirò a fare un lavoro di merda" o cose del genere. E comunque, ironia della sorte, penso che oggi molti di quelli che vivevano con quei timori ci metterebbero una firma per poter esercitare una qualsiasi delle professioni elencate nel brano.

Il tuo rapporto con l'arte è fondamentale per "restare allegramente appeso al teatro della vita e per riparare il suo spirito dalla sconvolgente violenza derivante dai rapporti interpersonali " ma, secondo te, come viene recepita dal pubblico?
io non possiedo la televisione, la console dei videogame o il telefonino che va su internet e compagnia bella quindi un maledetto passatempo dovevo pur trovarmelo e mi sono trovato la pittura. Al teatrino della vita ci rimango appeso perché, a mio modo di vedere, sarebbe veramente sciocco congedarsi senza prima aver almeno provato a fare qualcosa di rappresentativo di se stessi.Il problema di come il pubblico recepirebbe il mio rapporto con l'arte me lo porrò quando e se mai ne avrò uno, comunque penso avrebbe l'impressione di un gemellaggio disturbante e non sarebbe un qualcosa di lontano dalla verità.

C'è una relazione la tua pittura e la tua musica?
Se c'è si nasconde molto bene. O almeno io non ne vedo nessuna in particolare, nonostante questo non riuscirei a pensare ad una senza l'altra ma non saprei spiegare il perché e comunque sia non dispongo del denaro sufficiente per pagare un meccanico del cervello che mi aiuti a capire l'arcano.

Angelo di luce è l'EP d'esordio che è stato prodotto, mixato e masterizzato da Omid Jazi. Raccontaci quest'esperienza, le registrazioni e il rapporto con il tuo produttore.
Ho visto Omid solo in un occasione, ossia quando sono andato a registrare il disco nel suo studio a Modena. Mi è sembrata una persona molto gentile ed essendo, prima che un produttore, un musicista sensibile e competente mi ha aiutato enormemente a realizzare un prodotto di buona qualità. Le registrazioni saranno durate una decina di ore, durante quel lasso di tempo ho ecceduto nel bere con l'intento di darmi la carica a livello vocale ed ogni tanto facevamo una pausa per fumare in mezzo ai campi fuori dallo studio, questo è quanto.

Il risultato ottenuto è stato quello atteso?
In realtà ero partito con l'idea di fare una cosa molto più noise e gridata ma poi ci ho ripensato e ho preferito registrare le canzoni in una versione elettroacustica più leggera che Omid ha arricchito con qualche sfumatura elettronica. Quindi direi che si alla fine il disco è venuto come volevo.

Progetti nel prossimo futuro?
Non penso mai al futuro, ma se proprio me lo devo figurare lo vedo come un melmoso ed azzurro oceano in cui fanno surf tutti gli spiriti di quelli a cui hanno rubato l'immaginazione. Comunque, per stare sul pratico, posso dire che i miei utopici intenti sono elencati nel ritornello del brano "Proletario borderline" che poi sarebbe la seconda traccia del disco.

Saluti i lettori di GrooveOn consigliandogli tre dischi che per te è importante conoscere?
Roy Montgomery - And Now The Rain Sounds Like Life Is Falling Down Through It
Wire - 154
Swans - Filth

 

 

Federico Laratta

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