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WASHINGTON, 4 APRILE 2013 - Arriva direttamente dalla Stanza Ovale della Casa Bianca, un esempio magister da seguire. Barack Obama ha deciso di ridursi la retribuzione mensile del 5%.
Un gesto di vera solidarietà, quello del Presidente degli Usa, infatti il denaro servirà a sovvenzionare il milione e più di dipendenti, che a causa dell’operazione “Sequester”, perderanno giornate di lavoro pagate a causa dei tagli alla spesa pubblica.[MORE]
Il primo assegno al dipartimento del Tesoro è già inviato qualche giorno fa. Il leader dei cinquanta Stati americani guadagna all’incirca 400mila dollari all’anno, quindi non sarà una grave perdita, ma tuttavia i ventimila euro decurtati nei prossimi 365 giorni, gioveranno alla spending review a stelle e strisce.
Dal nobile modello di Obama, stesso modus operandi per il ministro della Difesa, Chuck Hagel, che ha deciso di restituire parte del suo salario, in aiuto dei 750 mila dipendenti civili del Pentagono che non verranno retribuiti per quattordici giorni lavorativi.
Medesimo atteggiamento per Bob Perciasepe, responsabile dell’Environmental protection agency, che devolverà trentadue ore del suo lavoro per la creazione di un fondo di prestiti di emergenza per i dipendenti federali.
I vari funzionari davanti a similari azioni affermano nei confronti dei loro superiori: «un gesto positivo e un modo per unirsi alla nostra sofferenza».
Ma non è dello stesso avviso William Dougan, Presidente del “National Federation of Federal Employees” che dichiara: «I dipendenti pubblici che perderanno posti di lavoro guadagnano tra i 25mila e i 75mila dollari, non stipendi a sei cifre».
Infine tante critiche da parte dei repubblicani, che a tal riguardo assicurano : «Con questo gesto Obama crede che nessuno penserà più ai problemi di budget».
(fonte: it.ibtimes.com)
Rosalba Capasso
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