Vax Day a Catanzaro è un infermiere in servizio al Policlinico universitario
Salute Calabria Catanzaro

Vax Day a Catanzaro è un infermiere in servizio al Policlinico universitario

domenica 27 dicembre, 2020

Primo vaccinato a Catanzaro è un infermiere. E' in servizio al Policlinico universitario
CATANZARO, 27 DIC - Si chiama Francesco Cristiano ed è un infermiere: é lui primo tra il personale sanitario a cui è stato somministrato il vaccino Pfizer-Biontech contro il Covid-19 a Catanzaro nel giorno del V-day, all'interno del polo vaccinale del Policlinico Universitario Mater Domini.

Le dosi sono state consegnate dall'esercito, scortate dai carabinieri, questa mattina, e solo dopo è iniziata la somministrazione ad orari distanziati per i diversi dipendenti tra cui anche il direttore del centro Covid Carlo Torti. A ricevere il vaccino nel V-day anche il direttore del reparto Covid del Pugliese Ciaccio, Lucio Cosco, che è stato il primo all'interno dell'azienda ospedaliera a cui è stato somministrato. "Vaccinarsi - ha detto Cosco - è molto importante.

Quello di oggi è un giorno dal grande significato simbolico, ma dobbiamo ricordare che nella storia i passi importanti nella medicina per l'umanità sono stati due: i vaccini e gli antibiotici. Per questo il vaccino contro il virus è fondamentale".

All'Italia 470mila dosi a settimana da domani
Le 9.750 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech consegnate a tutti i Paesi europei oggi per il vaccino day sono in numero "simbolico". La distribuzione vera e propria - fa sapere il ministero della Salute in una nota - partirà dalla settimana che inizia il 28 dicembre e all'Italia arriveranno circa 470mila dosi ogni settimana.

Anelli (Fnomceo), oggi comincia una nuova era
"Oggi è una bella giornata: è sicuramente una nuova primavera per l'umanità". Così il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, in apertura del Vax-day, in un video pubblicato sul canale Youtube della Federazione. "È iniziata la campagna di vaccinazione contro il Covid: è come se fosse iniziata una nuova era - spiega Anelli - il grande sforzo tecnologico di ricerca, di produzione del vaccino, in tempi veramente brevi, rappresenta per tutta l'umanità forse la soluzione finale della pandemia di Covid".

"Questo è dovuto alla scienza, alla capacità di mettere in campo risorse e, nello stesso tempo, competenze che hanno prodotto questo straordinario risultato", aggiunge il presidente Fnomceo. "Oggi quindi comincia una nuova era: l'era in cui noi possiamo dire che abbiamo uno strumento per porre fine a una pandemia - sottolinea - i vaccini hanno rappresentato questo nel corso della storia dell'umanità. Abbiamo addirittura eradicato una malattia, il vaiolo, tolto di mezzo un virus e ridotto quasi sino alla scomparsa altre malattie. Tra queste vorremmo che ci fosse un giorno anche il Covid".

Speranza, strada per chiudere stagione difficile 
"Questo vaccino e' la strada che serve per chiudere una stagione difficile" Così il ministro della Salute Roberto Speranza allo Spallanzani di Roma dove sono state effettuate le prime 3 vaccinazioni al personale medico e sociosanitario.
"Serviranno ancora settimane di lavoro. Ci sarà da resistere e combattere con gli strumenti che abbiamo imparato a conoscere in queste settimane". Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, allo Spallanzani dopo le prime vaccinazioni in Italia. "Abbiamo uno strumento che ci consente di vincere la battaglia ma serve ancora tempo, prudenza e cautela. In questi mesi - ha aggiunto - gli italiani hanno dimostrato di essere all'altezza della sfida e lo dimostreranno di nuovo. Insieme vinceremo la sfida".

"Mi ricordo quando mi telefonarono per avvertirmi che erano stati ricoverati allo Spallanzani i primi 2 cittadini cinesi, in Italia per turismo, con il sospetto di aver contratto il Covid". Si affida a questo ricordo il ministro della Salute Roberto Speranza per commentare il via alle prime 3 vaccinazioni partite in Italia allo Spallanzani 'emozionato e intravedendo la luce in fondo alla notte'. A quasi un anno esatto dal ricovero dei coniugi cinesi, infatti, i cancelli dell'ospedale romano si sono riaperti ma questa volta per far entrare il camion della Pfizer con le prime dosi di vaccino.  "E' una giornata che aspettavamo a tempo". Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza subito dopo le prime tre vaccinazioni alla Spallanzani di Roma. "Arriva la luce ma bisogna resistere ancora alcuni mesi. Non e' finita ancora e serve sempre il rispetto delle regole".

Arcuri, strada lunga ma giorno emozionante 
"Oggi e' una giornata emozionante in tutti i Paese Ue parte la campagna vaccinale. La strada e' ancora lunga e ci vuole cautela e prudenza". Così il commissario straordinario Domenico Arcui allo Spallanzani di Roma, dive e' partita la campagna vaccinale italiana.
"Il vaccino e' gratuito per tutti ma non obbligatorio". Cosi' il commissario straordinario Domenico Arcuri allo Spallanzani di Roma dove sono partite le prime tre vaccinazioni anti Covid-19. "Penso - ha detto Arcuri - che i numeri dei vaccinati saranno molto piu' alti di quello che pensiamo. Gli italiani sono molto migliori di come proviamo a rappresentarli".

"Per l'immunità di gregge serve che l'80% di italiani si vaccinino". Così il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri, subito dopo le prime vaccinazioni allo Spallanzani di Roma. E aggiunge: "Dobbiamo rimanere cauti, pazienti e responsabili. La battaglia è ancora molto lunga, non dobbiamo illuderci che tutto sia finito, ma c'è finalmente un vaccino. Oggi è una bella giornata dobbiamo essere grati alla scienza e chiediamo a tutti i cittadini di essere responsabili". E rispondendo a una domanda su quando si vaccinerà: "Mi vaccinerò quando toccherà a me. Penso di non aver diritto a nessun privilegio".

E sulle dosi che sarebbero in misura maggiore in Germania anche per il Vax Day: "Oggi non è il giorno delle polemiche. Tutti i Paesi Europei partono tutti insieme e arriveranno tutti insieme", ha proseguito Arcuri ribadendo l'arrivo dalla prossima settimana di 470mila dosi del vaccino Pfizer ogni settimana.

Anelli, 1 milione assistiti a casa da medici base. Fnomceo, 50% medici deceduti seconda ondata sono medici di base
 "Ringrazio i medici della rete di assistenza a casa. Il contact traicing e' saltato e loro hanno fatto un lavoro importante. Un milione di cittadini e' stato assistito a casa grazie ai medici di famiglia. Un lavoro oscuro ma importante". Cosi il presidente della Fnomceo, Anelli ha voluto rendere omaggio ai colleghi, ringraziandoli del lavoro svolto. "Il 50% dei medici deceduti sono medici di base. Le Usca ci sono - ha poi aggiunto Anelli - ma manca un protocollo e molto spesso le Usca sono state utilizzate per altre attivita', non per l'assistenza domiciliare ed i colleghi hanno pagato un prezzo alto". 

Anelli, 1 milione assistiti a casa da medici base Fnomceo, 50% medici deceduti seconda ondata sono medici di base

"Ringrazio i medici della rete di assistenza a casa. Il contact traicing e' saltato e loro hanno fatto un lavoro importante. Un milione di cittadini e' stato assistito a casa grazie ai medici di famiglia. Un lavoro oscuro ma importante". Cosi il presidente della Fnomceo, Anelli ha voluto rendere omaggio ai colleghi, ringraziandoli del lavoro svolto. "Il 50% dei medici deceduti sono medici di base. Le Usca ci sono - ha poi aggiunto Anelli - ma manca un protocollo e molto spesso le Usca sono state utilizzate per altre attivita', non per l'assistenza domiciliare ed i colleghi hanno pagato un prezzo alto". 

Ministro Di Maio  Oggi, con il Vax Day, comincia l’ultimo miglio di questa lunga pandemia. 

Sarà probabilmente il più faticoso, ma molto presto inizieremo a vedere l’arrivo. Il vaccino anti covid è l’unica arma che abbiamo per fermare il virus. Pian piano ci riporterà la nostra libertà: torneremo a sorriderci senza mascherina, ricominceremo a vivere le nostre giornate.

La professoressa Maria Rosaria Capobianchi, l'infermiera Claudia Alivernini e l'operatore sociosanitario Omar Altobelli sono stati i primi in Italia, questa mattina, a ricevere il vaccino anti Covid-19. Partiamo dal personale medico e dai più fragili, per poi estendere la vaccinazione a tutti, naturalmente nel rispetto della volontà della persona.
Sarà una raccomandazione, non un obbligo. Io lo farò, perché credo nella scienza e nei medici.

In aggiornamento


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