Riduzione degli orari per le sale slot: la situazione per il gioco in Italia
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Riduzione degli orari per le sale slot: la situazione per il gioco in Italia

lunedì 19 novembre, 2018

SANREMO 19 NOVEMBRE - Sanremo è sicuramente una delle città simbolo per il gioco in Italia. Il suo celebre casinò è tra i più conosciuti in Europa e assieme a quello di Venezia è anche il più prestigioso, per importanza. Tuttavia, nonostante possa venire identificata come una città legata al gioco d’azzardo anche nel comune ligure le cose stanno cambiando, visto che il 2018 verrà ricordato come un anno di novità in merito al tema del gioco nel nostro Paese. La notizia riguarda la possibilità che venga emessa un’ordinanza restrittiva degli orati per le sale slot. Secondo i portavoce del Movimento Cinque Stelle, la guerra al gioco d’azzardo è una priorità per il decoro urbano, motivo per cui è necessario limitarne la sua diffusione, attraverso l’introduzione di limiti d’orario, come è già stato attuato in alcuni comuni del territorio nazionale. 

Il Governo Conte da parte sua ha già attuato diversi provvedimenti che limitano il proliferare e la diffusione del gioco in tutte le sue forme, come già dimostrato dall’emendamento presente nel Decreto Dignità che ha modificato alcune leggi che riguardano il gioco d’azzardo nel suo ordinamento. In Italia il gioco è legale e viene gestito dall’ente AAMS: tuttavia l’azione del governo attuale è di limitarne il più possibile la sua diffusione, tenendo presente i rischi sulla salute dei giocatori incalliti che possono manifestare problemi legati alla ludopatia. Sin dalle prime battute il governo giallo-verde ha messo in chiaro che alcune regole devono cambiare e che non ci saranno salvacondotti per il gioco d’azzardo, nonostante le entrate per le casse dello Stato in termini erariali. La stretta contro il fenomeno del gioco riguarda quindi tutte le sue declinazioni, dal gioco di tipo fisico delle sale slot e VLT passando per il gioco online.

Con l’attuazione del Decreto Dignità, dopo la proroga che terminerà durante la prima parte del 2019, si vieta ogni forma di pubblicità rivolta al gioco d’azzardo, sia essa rivolta per i casinò live e online, oppure per le scommesse sportive, che rappresentano un importante appuntamento in termini di eventi come la serie A di calcio e la Champions League, solo per fare due esempi noti ai più. Dopo l’attuazione del Decreto Dignità durante la scorsa estate, la stretta sul gioco inizia a dare i primi segnali, visto che il gioco pare essere diminuito, specialmente per quanto riguarda le sale slot presenti sul nostro territorio. Difficile stabilire invece il danno d’immagine che interesserà tutti i casino aams con regolare licenza che operano sul nostro territorio: qualcuno ha ipotizzato che tra la seconda metà del 2018 e il primo semestre del 2019, potrebbe esserci un calo del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia gli effetti maggiori si avvertiranno solo tra il 2019 e il 2020, nonostante le intenzioni dei siti di gioco di continuare a dare battaglia, in sede legale, contro il divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo.  Difficile stabilire come andranno le cose e quali saranno gli effetti reali sul circuito del gioco, che fino al 2017 ha raggiunto la cifra record di 97 miliardi di euro. La maggior parte della spesa effettuata in Italia per il gioco riguarda tuttavia le varie lotterie, mentre solo il 10% interessa i siti di gioco online, suddivisi tra casinò legali e betting online.



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