Tragedia Mediterraneo, Ban Ki-Moon ringrazia l'Italia; Obama punta il dito sul caos Libia
Estero Valle d'Aosta

Tragedia Mediterraneo, Ban Ki-Moon ringrazia l'Italia; Obama punta il dito sul caos Libia

mercoledì 22 aprile, 2015

 NEW YORK, 22 APRILE 2015 – Telefonata tra il premier Matteo Renzi e Ban Ki-Moon: il segretario generale dell'ONU ha espresso parole di apprezzamento per il ruolo che l'Italia svolge continuamente nel proteggere migranti e profughi che cercano di raggiungere le coste europee. Ban Ki-moon ha inoltre reso noto che è necessario «assicurare un robusto meccanismo congiunto europeo di ricerca e salvataggio in mare», e che è inoltre necessario assicurare percorsi sicuri e regolari di migrazione e accesso a protezione per i migranti.

Sulla tragedia arrivano anche le prime parole di Barack Obama, che in un'intervista televisiva è intervenuto sulla tragedia avvenuta nel Canale di Sicilia, focalizzandosi principalmente sull'instabilità politica della Libia: «Il problema dei rifugiati è in gran parte il risultato di conflitti tribali e differenze religiose in Libia, che stanno creando il caos. Ma le vittime del disastro vengono da varie parti dell'Africa e del Medio Oriente e fuggono da guerre, povertà e persecuzione».

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«Dobbiamo rimanere concentrati su questa visione», continua Obama, «il Medio Oriente e il Nordafrica stanno attraversando un periodo di cambiamenti che non vedevamo da una generazione. Penso che il mondo islamico stia attraversando un processo dove è necessario isolare e respingere ogni tipo di estremismo, come quello che vediamo incarnato nell'ISIS. Ci vorrà tempo».

L'emergenza immigrazione è giunta sui tavoli del Consiglio di sicurezza dell'ONU: espressa profonda solidarietà all'Italia e a tutti i paesi coinvolti nel contrasto al traffico illegale dei migranti, oltre che a una forte preoccupazione che il medesimo traffico possa avere sulla stabilità dell'area. Il rappresentante permanente italiano all'ONU Sebastiano Cardi ha fatto sapere che la voce dell'Italia è stata raccolta, e sono in corso «passi significativi in un percorso che passa per il vertice europeo di giovedì per arrivare a misure per debellare il fenomeno del traffico illegale con il sostegno dell'ONU e in una cornice di legalità internazionale».

Foto: ilmessaggero.it

Dino Buonaiuto


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