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TUNISI, 7 MARZO 2014 – Il presidente della Tunisia, Moncef Marzouki, ha revocato lo stato di emergenza, in atto dalle proteste del 2011 che scatenarono la primavera araba. In tale situazione le forze dell'ordine sono state tenute in stato di allerta e le autorizzava a intervenire in caso di protesta, e negli ultimi mesi tanti sono stati i manifestanti, arrestati o uccisi, da operazioni di polizia. Negli ultimi tre anni, gli effetti si sono riversati anche sul turismo, che ha assistito a un calo di visitatori nel paese di circa un milione di persone in meno, in un periodo di tempo che va dal 2010 al 2012. [MORE]
La Tunisia è stata scossa da sporadici attacchi da parte di gruppi ribelli, sin dallo scoppio della rivoluzione del 2011. Nel mese di novembre, Marzouki aveva esteso lo stato di emergenza fino alla fine di giugno, di conseguenza la revoca è arrivata con quattro mesi di anticipo. Il comunicato tiene a precisare che la revoca non comporterà particolari cambiamenti nelle politiche e per le leggi in atto nel paese. Sono state però istituite zone militari speciali ai confini con Algeria e Libia, dove le autorità affermano le azioni di gruppi armati attivi.
Foto: aljazeera.com
Dino Buonaiuto