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Turchia, delegazione italiana incontra Del Grande

Luigi Cacciatori
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Turchia, delegazione italiana incontra Del Grande
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ROMA, 19 APRILE - Secondo quanto riporta l'agenzia Ansa, una delegazione del consolato italiano di Smirne si è recata nel centro di detenzione amministrativa di Mugla, sulla costa egea meridionale della Turchia, dove è trattenuto Gabriele Del Grande, il documentarista e giornalista italiano fermato dieci giorni fa durante un controllo al confine con la Siria.

L'invio di una rappresentanza consolare era stato disposto dal ministro degli Esteri, Angelino Alfano, mentre l'ambasciatore d'Italia ad Ankara, Luigi Mattiolo, ha trasmesso alle autorità turche la richiesta di visita consolare, come previsto dalla Convenzione di Vienna del 1963. Stando a quanto appreso, il ministro Alfano ha annunciato di avere "in fase di lavorazione un contatto personale e diretto con il governo turco, per far capire il nostro livello di attenzione del nostro Paese sulla vicenda". Questa dichiarazione è stata resa a margine di una tappa del roadshow 'Italia per le imprese' in corso nella mattinata di oggi a Pescara.

Del Grande, che si era recato in Turchia il 7 aprile per fare alcune interviste, da anni documenta i flussi migratori sul blog Fortress Europe, l'osservatorio sulle vittime dell'emigrazione di cui è fondatore. Il 9 aprile Gabriele è stato fermato dalle autorità turche al confine col la Siria, nella regione di Hatay. Dopo essere stato tenuto nel centro di identificazione ed espulsione di Hatay, il blogger è stato poi trasferito in un analogo centro a Mugla, dove si trova in stato di isolamento.[MORE]

Al giornalista italiano non sarebbe stato contestato formalmente alcun tipo di reato, anche se alcune indiscrezioni motiverebbero il fermo con l'assenza di un permesso stampa che consentisse al giornalista di trovarsi in quelle zone. "Sto bene, non mi è stato torto un capello ma non posso telefonare, hanno sequestrato il mio cellulare e le mie cose, sebbene non mi venga contestato nessun reato". Lo ha detto al telefono Gabriele Del Grande, trattenuto da alcuni giorni in un centro di detenzione amministrativa, riuscendo a chiamare in Italia dal telefono del Centro dove è detenuto. Mentre telefonava ha raccontato di essere circondato da quattro poliziotti. "Inizio lo sciopero della fame e invito tutti a mobilitarsi per chiedere che vengano rispettati i miei diritti",  ha poi fatto sapere chiamando la sua compagna e alcuni amici. "I miei documenti sono in regola, ma non mi è permesso di nominare un avvocato, né mi è dato sapere quando finirà questo fermo. La ragione del fermo è legata al contenuto del mio lavoro. Ho subito interrogatori al riguardo. Ho potuto telefonare solo dopo giorni di protesta".

Luigi Cacciatori

Immagine da ilfattoquotidiano.it


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Scritto da Luigi Cacciatori

Giornalista di InfoOggi

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