Un affascinante viaggio nella Cappella Sistina
Cultura e Spettacolo Calabria

Un affascinante viaggio nella Cappella Sistina

martedì 14 giugno, 2016

LAMEZIA TERME (CZ) - Una escursione affascinante nella Cappella Sistina, supportata dalla proiezione di immagini, è stata al centro di una conferenza “ Viaggio nella Cappella Sistina” , organizzato dal Circolo di Riunione di Lamezia Terme, presieduto da Felice Iannazzo. [MORE]

A relazionare sulla singolare tematica la dottoressa Vittoria Cimino, responsabile dell’Ufficio del Conservatore dei Musei Vaticani, ritornata per l’occasione nella città nativa di Lamezia Terme da Roma, dove attualmente risiede. Attraverso un’accurata analisi di vicende storiche, artistiche e politiche e di precauzioni conservative, Vittoria Cimino ha illustrato il tema dominante della Gloria di Cristo fino culminante nel Giudizio Universale oltre a quello della salvezza nell’Antico e nel Nuovo Testamento rappresentato negli episodi degli affreschi che volgono lo sguardo a tutta la realtà, al mondo, al senso della storia e della vita di ogni uomo.

«La Cappella Sistina, così chiamata in onore di papa Sisto IV, che la fece erigere, tra il 1477 e il 1480, per ampliare la preesistente Cappella Palatina, è cuore della cristianità, simbolo identitario della Chiesa Cattolica, luogo dove si elegge il Papa di Roma, espressione più alta della pittura rinascimentale» ha spiegato la relatrice. A dare forma e colore alla storia della salvezza, tra il 1480 e il 1483, furono chiamati i più celebri pittori del Rinascimento toscano, da Perugino a Botticelli, Ghirlandaio, Signorelli, Michelangelo ed altri «che diedero vita – ha chiarito la relatrice - ad affreschi di straordinaria bellezza che ancor oggi ammiriamo nella cornice mediana delle pareti».

La Cappella fu ulteriormente affrescata in modo innovativo sotto papa Giulio II ad opera di Michelangelo dopo 30 anni dal suo primo lavoro , tra il 1508 e il 1512, con il famoso Giudizio Universale completato nel 1541, sempre da Michelangelo, lasciando intatto il programma pittorico originario e il messaggio della salvezza. Nel corso dei secoli è stato necessario sottoporre gli affreschi ad una serie di interventi di restauro a causa dei danni dovuti ad infiltrazione di acqua dal tetto e da camminamenti esterni non protetti da tegole sopra il livello del soffitto , con conseguenti formazione di crepe e rigonfiamenti nei dipinti. In particolare gli affreschi di Michelangelo, come quelli della volta e delle lunette, sono stati restaurati più volte, i più recenti sono stati svolti tra il 1980 e il 1994. «Noi - ha sostenuto Vittoria Cimino - abbiamo il compito di bloccare i danni per salvaguardare la Cappella che viene visitata da quasi 5 milioni di persone con una media di 25 mila visitatori al giorno».

Di conseguenza, per sopperire ai rapidi cambiamenti di calore ed umidità cagionati dai turisti ogni mattina e all’uscita dalla struttura, si è reso necessario sostituire il vecchio impianto di ventilazione con uno nuovo che permette un perfetto ricambio dell’aria. E per di più, per prevenire l’accumulo di fumi esausti e l’ingresso di inquinanti portati dal vento, le finestre sono state permanentemente chiuse ed è stato installato un sistema di climatizzazione e una nuova illuminazione con tecnologia Led che consente non solo di garantire alle pitture una equilibrata visione cromatica, ma anche di preservarle dal trascorrere del tempo e dal turismo di massa che interessa la Cappella.

Lina Latelli Nucifero

Foto: Felice Iannazzo – Vittoria Cimino

 


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