BCE: Ripresa dell'economia nell'eurozona
Economia Campania

BCE: Ripresa dell'economia nell'eurozona

giovedì 22 giugno, 2017

FRANCOFORTE, 22 GIUGNO – La crescita economica in Eurozona “mostra segni di crescente tenuta e si sta diffondendo nei diversi settori e Paesi”, lo riporta la BCE nel suo bollettino “Carenze negli aggiustamenti strutturali rispetto ai requisiti del patto di stabilità e crescita e potrebbero incrementare i rischi per la sostenibilità del debito dei Paesi dell’Eurozona”, ricordando che nel primo trimestre del 2017 il PIL dell’area dell’Euro è cresciuto, in termini reali, dello 0,6% sul periodo precedente. Per questo si escludono nuovi tagli dei tassi di interesse. E il programma di acquisto titoli - a un ritmo di 60 miliardi al mese - proseguirà almeno fino a dicembre.[MORE]

L'espansione economica continua a consolidarsi e a estendersi a vari settori e paesi. La crescita dell'area dell'euro e' sostenuta principalmente dalla domanda interna, benché alcune spinte positive provenienti dal contesto esterno contribuiscano in maniera sempre maggiore al miglioramento delle prospettive. E' quanto rilevano gli esperti della Bce nel bollettino mensile in cui sottolineano come la ripresa sia "particolarmente evidente nei mercati del lavoro dell'area dell'euro, malgrado la persistente considerevole capacità produttiva inutilizzata". I miglioramenti registrati nei mercati del lavoro, prosegue il bollettino, "hanno accresciuto il reddito reale disponibile delle famiglie e agevolato la spesa per consumi, sebbene il dramma della disoccupazione non è ancora superato". "Anche il miglioramento delle condizioni del credito bancario, rafforzato dalle misure di politica monetaria della Bce - si legge - ha continuato a sostenere la spesa delle famiglie”.

Dal momento che i bassi tassi di interesse hanno effetti sia sul reddito da interessi delle famiglie, sia sui loro esborsi per interessi, essi tendono ad avere un effetto redistributivo dai risparmiatori netti ai prenditori netti". Prosegue inoltre la "graduale ripresa" degli investimenti delle imprese. "In prospettiva e' attesa una prosecuzione della ripresa degli investimenti delle imprese" che sarà sostenuta dalla politica accomodante della Bce e dalla necessità di "modernizzare lo stock di capitale dopo vari anni di investimenti contenuti".

Ma attenti, avverte la BCE: i rischi ci sono ancora, seppur “Bilanciati”, e vengono dal protezionismo minacciato da Trump ,dal processo di riforma e liberalizzazione , promosso dalla Cina, dalla volatilitàderivante dalle incertezze politiche e geopolitiche, incluse quelle riguardanti le future relazioni fra il Regno Unito e l'Unione europea"e dal debito pubblico, in calo ma ancora minaccioso. Ecco perché "ulteriori sforzi di risanamento sono indispensabili", per quei paesi con un forte indebitamento - come l'Italia - "particolarmente vulnerabili di fronte a nuovi episodi di instabilità nei mercati finanziari o a un rapido aumento dei tassi di interesse".

Si va avanti con il programma di Quantitative easing (l'acquisto di bond per immettere liquidità nel sistema e sostenere la crescita) "all'attuale ritmo mensile di 60 miliardi di euro sino alla fine di dicembre 2017, o anche oltre se necessario, e in ogni caso finché non si riscontrerà un aggiustamento durevole dell'evoluzione dei prezzi, coerente con l'obiettivo di inflazione". Insomma, i tassi rimarranno "su livelli pari a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo". D'altro canto, l'inflazione di fondo (esclusa cioè la componente energetica) "non ha ancora mostrato segnali convincenti di ripresa" e ci si aspetta pertanto che "dovrebbe aumentare solo gradualmente nel medio termine". L'obiettivo Bce del 2% viene considerato ancora lontano.

L'ultima zavorra, indicata dalla Bce, è quella di sempre: le riforme mancate. "Le prospettive di crescita economica nell'area dell'euro continuano a essere frenate dalla lenta attuazione delle riforme strutturali, in particolare nei mercati dei prodotti, e dalla necessità di effettuare ulteriori aggiustamenti di bilancio in numerosi settori, nonostante i miglioramenti in atto". Per fortuna, aggiungono gli esperti dell'Eurotower, l'attività economica della zona euro "è sospinta anche dalla sostenuta ripresa mondiale". Un venticello positivo che soffia soprattutto "nelle economie dei paesi emergenti".

fonte immagine: tradingmanager.it

Alessia Panariello


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