Cerimonia alla Sinagoga di Roma, con la lettura dei nomi dei 216 bambini ebrei romani morti
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Cerimonia alla Sinagoga di Roma, con la lettura dei nomi dei 216 bambini ebrei romani morti

venerdì 27 gennaio, 2012

ROMA, 27 GENNAIO 2012 - Ieri sera in una toccante cerimonia si è svolta alla Sinagoga di Roma, dove sono stati letti, ad alta voce, gli oltre 200 nomi dei bambini ebrei deportati dalla Capitale e morti ad Auschwitz. Per la precisione sono 216 i bambini ebrei romani, razziati dal Ghetto di Roma, cui è stato negato il diritto di crescere e diventare uomini e i cui nomi sono risuonati all’interno del Tempio, ascoltati da tanta gente e ricordati con commozione dai sopravvissuti tra cui Andra Bucci che, dopo aver letto parte della triste lista, ha detto di provare vergogna per essere scampata allo sterminio. Un motivo ripreso anche dal rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, per rispondere alla donna e ricordarle, sottolineando il valore della testimonianza sua e di tutti i sopravvissuti, che: “Mosé non si vergognò mai di essere un sopravvissuto alla uccisione dei bambini ebrei in Egitto''.[MORE]

Alla cerimonia ha partecipato anche Silvan Shalom, vice primo ministro di Israele, che dopo aver ringraziato il presidente Napolitano, per la celebrazione del Giorno della Memoria prevista al Quirinale, e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, per la decisione dell'Assemblea capitolina di approvare la delibera definitiva per il finanziamento del Museo della Shoah a Roma, ha sottolineato che se prima della seconda guerra mondiale ci fosse stato Israele, l'Olocausto non sarebbe avvenuto. In Sinagoga erano presenti, oltre al primo cittadino, anche il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.


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