Come perseguire la volontà di Dio
Parola e Fede Calabria

Come perseguire la volontà di Dio

lunedì 12 dicembre, 2011

Risponde alla domanda di  Nicola Molinari il sacerdote Antonio Fiozzo:

D. Come si fa a capire qual’è la volontà di Dio?

R. L’uomo ha bisogno di Dio, ha bisogno di Parola di Dio, di Verità di Dio, di  angelo di Dio, di sapere la Sua Volontà. È la Parola della nostra  Salvezza, secondo la fede della Chiesa, la norma per la conoscenza della manifestazione  della volontà di Dio. Senza Parola non c'è norma, non c'è conoscenza.[MORE]

Ma la Parola ascoltata, non sempre è compresa, se non compresa non può essere vissuta, testimoniata. Poi, per capire, o comprendere la volontà di Dio, manifestata nella sua Parola, è necessaria una costante preghiera per chiedere  la luce dello Spirito Santo.


La preghiera dona la luce per vedere il bene e la  forza per poterlo sempre compiere.In più occorre avere un confronto con il Padre spirituale. Il suo  ministero, difatti, è proprio quello di operare un sano e santo discernimento. Il discernimento è sulla volontà che Dio ha sul singolo credente in Cristo Gesù. Operato questo sano e santo discernimento, ogni discepolo di Gesù potrà sempre camminare con coscienza retta, con coscienza cioè che sa qual’è la verità di Dio, la Sua volontà e la segue.


E la coscienza è retta quando c’è conformità assoluta tra ciò che essa legge nell’intimo di sé – o l’agire che essa detta - come Legge morale e la Volontà di Dio, contenuta nei Comandamenti e nelle Beatitudini, che sono l’anima del Vangelo.


Diversamente, la coscienza è lassa quando lascia passare come Legge morale anche le più gravi trasgressioni della Legge di Dio. Per esempio, basta osservare cosa succede oggi nella moderna società: l’adulterio, il divorzio, l’aborto, ed ogni altra relazione prematrimoniale, la stessa omosessualità, cose tutte sbandierate e scelte come legge di civiltà, e tutta quella confusione morale che viene confusa come purissima volontà di Dio, tutto questo è frutto di una coscienza lassa.


Perciò è davvero importante il confronto con il Padre spirituale. Ma, a sua volta, il Padre spirituale per poter guidare una persona a capire cosa vuole il Signore deve conoscere in pienezza sia la Verità di Dio che la Sua Volontà, i Suoi pensieri.


Chi conosce Dio e l'uomo che ci sta di fronte non è un uomo, è solo lo Spirito del Signore. Più il Padre spirituale è santo è più lo Spirito di Dio agisce in lui e per mezzo di lui. Nello Spirito Santo lui ascolta e sempre nello Spirito del Signore discerne il vero bene per l'anima che si è affidata alla sua guida per la comprensione della volontà di Dio. In assenza di santità, questo diviene impossibile. Lo Spirito Santo nel peccato si ritira ed è impossibile effettuare un vero e santo discernimento.


D'altronde se uno non sa qual è il bene secondo Dio per se stesso, come fa a poterlo sapere per gli altri? Se uno non segue lo Spirito di Dio per la sua vita, come può aiutare un altro a seguire lo Spirito del Signore. Per questo è richiesto al Sacerdote una
grande santità.
                                                                                                                                                                     Sac. Antonio Fiozzo

Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi, i propri interrogativi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica [email protected]  
 


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