Cosenza Calcio, tra ritiro in Sila e incertezze societarie: trattative sì, trattative no. Ma dov’è la verità?


Cosenza Calcio tra ritiro in Sila e società in bilico: Guarascio vuole vendere, ma allora perché programmare il ritiro?
Trattative tra conferme e smentite, gruppi imprenditoriali nell’ombra e una domanda che agita la piazza: chi decide oggi il futuro del Cosenza?
Cosenza – Il Cosenza Calcio sta pianificando il consueto ritiro precampionato a Lorica, nel cuore della Sila, ma il tempismo della notizia solleva più di una perplessità: se il presidente Eugenio Guarascio intende davvero cedere il club, che senso ha continuare a gestire operazioni strategiche come questa?
È la domanda che da giorni rimbalza tra tifosi, addetti ai lavori e opinionisti locali. Perché da una parte si parla di trattative avanzate per la cessione, con gruppi imprenditoriali interessati all’acquisto del club, dall’altra si prosegue con la programmazione come se nulla dovesse cambiare.
Ritiro sì, chiarezza no
Il ritiro a Lorica, per quanto logisticamente sensato, rischia di diventare il simbolo di una gestione ambigua: si lavora al futuro tecnico, mentre il presente societario è immerso in una nebbia fitta di dichiarazioni non ufficiali, mezze conferme e smentite puntuali.
Chi sta prendendo le decisioni oggi? È un club in fase di transizione o tutto è ancora nelle mani di Guarascio?
E se il passaggio di proprietà dovesse concretizzarsi a ridosso del ritiro, il nuovo assetto accetterebbe le scelte fatte da altri?
Trattative o solo contatti?
Il balletto delle trattative continua a oscillare tra “si fa” e “non si fa”. Ci sono voci su cordate calabresi, imprenditori del Nord e intermediari sportivi. Ma tutto resta ovattato, senza nomi ufficiali né scadenze chiare.
Nel frattempo, chi sperava in una svolta immediata inizia a dubitare: si sta davvero trattando? O si prende tempo?
La piazza vuole rispetto
La tifoseria – stanca di navigare tra voci e illusioni – chiede trasparenza. Dopo stagioni di altalene emotive, salvezze sudate e delusioni societarie, il popolo rossoblù merita chiarezza: vendere sì o no? E quando? E a chi?
Nel calcio moderno, i tifosi sono sempre più spettatori passivi di giochi di potere. Ma a Cosenza la passione è viscerale, e il silenzio – in certi momenti – può fare più rumore di mille dichiarazioni.
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