Crisi Ucraina, volano accuse tra Kiev e Mosca: torna alta la tensione

 KIEV, 15 LUGLIO 2014 – Il governo ucraino ricerca il personale di bordo di un aereo “probabilmente abbattuto dalle forze militari russe”, accusando dunque il Cremlino dell'incidente: «l'aereo AN-26 volava troppo in alto per poter essere colpito dai sistemi missilistici utilizzati dai ribelli. Si presume dunque che i missili provenissero dal territorio della Federazione Russa».

Anche Washington ha accusato Mosca di redistribuire le proprie forze militari al confine instabile dell'Ucraina: «la Russia professa la pace, ma le sue azioni non corrispondono alla sua retorica. Non abbiamo alcuna prova che il sostegno della Russia ai separatisti sia terminato. In effetti, riteniamo che Mosca continui a fornire armi pesanti e attrezzature militari ai ribelli, oltre a supportarli da un punto di vista economico, e a continuare a permettere ai militanti di entrare in Ucraina liberamente».

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Intorno alla regione orientale controllata dai ribelli, i giornalisti hanno ritrovato i rottami dell'aereo. Testimoni oculari hanno riferito di aver avvistato paracaduti nel cielo subito dopo mezzogiorno. Sale dunque la tensione, anche a seguito della morte di un militare russo al confine, avvenuta domenica. Il ministro degli esteri russo ha parlato di “conseguenze irreversibili”, e ha fatto sapere che la Russia sarebbe pronta ad effettuare attacchi mirati alle postazioni ucraine.

Foto: hurriyetdailynews.com

Dino Buonaiuto