#ESCLUSIVO - Ruggero Pegna, una vita spesa per portare emozioni alla gente
Interviste Calabria

#ESCLUSIVO - Ruggero Pegna, una vita spesa per portare emozioni alla gente

venerdì 21 giugno, 2013

CATANZARO, 21 GIUGNO 2013 - "Guardarsi allo specchio e capire se si ha voglia di fare grandi e continui sacrifici". Si apre, in esclusiva, ai lettori di Infooggi, il direttore artistico e promoter musicale Ruggero Pegna. Racconta di sè e delle sue più grandi ambizioni. Sacrifici e tanta buona volontà per arrivare a realizzare i più grandi e profondi progetti di vita ed anche i desideri del cuore, delle proprie passioni. Un uomo che vive per l'arte e vive d'arte. Si, di quell'arte che lo ha aiutato a ritrovare se stesso.

- Direttore artistico, promoter musicale, organizzatore, produttore, autore televisivo, scrittore, con passione per la poesia, la satira, il giornalismo e la comunicazione creativa, socio-fondatore di Assomusica (Associazione Italiana degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli musicali dal vivo).

Ti occupi di vari aspetti nella realizzazione ed organizzazione di eventi, ma in poche parole puoi raccontarci in cosa consiste il tuo lavoro?

Una risposta in poche parole rischia di essere più breve della domanda, ma ci provo: il mio lavoro, se ti riferisci alle prime cinque attività che mi attribuisci, è la realizzazione di interessi e passioni sfruttando capacità e attitudini con impegno e sacrifici. Ideare, progettare e realizzare grandi eventi che abbiano caratteristiche di unicità, originalità, risonanza, spessore artistico, richiamo, e molto altro, non è commerciare arte e artisti come qualsiasi altro settore merceologico, dalle patate alle banane, ma è usare talento e creatività per portare le emozioni alla gente, promuovere territori, costruire immagine, diffondere il positivo, fare cultura; il tutto nel rispetto di standard organizzativi di qualità, delle normative vigenti e della sicurezza del pubblico. In questi anni ho ideato e reso fattibili in Calabria decine di progetti originali complessi, dagli eventi al Porto di Gioia Tauro in diretta Rai Uno, al Tributo a Versace con Elton John in mondovisione, dalla Notte degli Angeli per NatuzzaEvolo trasmessa da Rai International, al Ponte fra le Stelle, evento Rai Uno dal Rendano di Cosenza dedicato ai bambini afgani. Poi ci stanno gli eventi completamente ideati e scritti da me, come Pazza Piazza e La Festa del Sole, eventi spettacolari multi genere, dall’arte pirotecnica a quella acrobatica e teatrale. Poiché l’elenco è lunghissimo, ricordo ancora un’altra delle mie creature a cui sono più legato: Fatti di Musica, la rassegna del miglior live d’autore giunta alla 27.ma edizione, attraverso la quale ho presentato e premiato in Calabria con il Riccio d’Argento del caro amico Gerardo Sacco i live delle più acclamate stelle del pop e dello spettacolo italiano e internazionale, da Carlos Santana a Sting, da Tina Turner a Mark Knopfler, in attesa il prossimo 13 luglio a Reggio del fratello David, cofondatore dei Dire Straits. Mi fermo qui, impegnandomi a bilanciare con la prossima risposta.

- Da quanti anni sei nel settore?

Da ben ventisette anni!

- Hai intrapreso studi di ingegneria ed urbanistica per poi svoltare nel settore dello spettacolo e della musica dal vivo, cosa ti ha spinto ad avvicinarti a questo settore?

La passione per la musica e l’ambizione di poter realizzare eventi mai visti prima da queste parti. Devo dire che ci sono riuscito spesso. Molti degli eventi da me organizzati sono già irripetibili!

- Scrivi di te: "Un miracolo d´amore s´era compiuto. Tornavo così alla mia vita con un po´ di segni sulla pelle e dentro il cuore, nuovi amici e tante piccole storie... Molti sogni che facevo durante le terapie si sono avverati. Sono stato davvero dietro al palco di Elton John e di Mark Knopfler. E dietro tanti altri palchi ancora..." da "Miracolo d´Amore" (Rubbettino Editore). Ci si trova alle volte a dover affrontare, nella propria vita, grandi sofferenze, malattie e difficoltà varie, tu parli di sogni e di speranze che hai provato durante le terapie, parli di un miracolo, di un ritorno alla vita, cosa ti ha aiutato veramente e quanto le proprie passioni possono essere forza nel dolore?

Ho trasformato la mia camera sterile di ospedale in un normale ufficio, organizzato regolarmente i miei eventi, coordinando e dirigendo ogni fase organizzativa. Anche la musica mi ha aiutato ad affrontarla e superarla, consentendomi ancora di realizzare altri sogni...

- Hai pubblicato diversi libri, dalla poesia al romanzo, alla satira: "Aspettando la Luna" (1992 - Calabria Letteraria), "Il mio tempo" (1993 - Gigliotti Editore); "Le Gocce ed il Paradiso" (1999 - Calabria Letteraria); "Miracolo d´Amore - La penna di Donney", storia della leucemia che ti ha colpito nel 2002, "La pecora è pazza... E adesso legateci tutti" (2006 - Calabria Letteraria), dedicato alla lotta alla criminalità. Come hai scoperto questo grande amore per la scrittura e cosa significa per te scrivere?

Innanzitutto ti anticipo che ho terminato e spero di pubblicare presto il mio nuovo romanzo, Il cacciatore di meduse, storia di un piccolo migrante somalo, dedicato alla lotta al razzismo e alla povertà. La scrittura è un’altra grande passione in ogni sua forma, dalla poesia alla satira, al romanzo. Con il mio lavoro non è facile trovare concentrazione e momenti liberi, ma quando si vuole fortemente qualcosa il tempo si trova, magari anche di notte! A volte, scrivo da mezzanotte alle tre, quattro del mattino… Per essere pronto ad iniziare una nuova giornata, normalmente, alle otto!

- Partendo dalla tua esperienza personale, quanto l’arte può “salvare” dalle abitudini quotidiane ed allargare i nostri orizzonti personali e culturali?

L’Arte è vita, bellezza, spiritualità, voli nell’infinito. L’arte ci aiuta a ritrovare il senso del tempo e dell’esistenza, a scuoterci l’anima, a scoprire le pieghe più contorte della nostra sensibilità. La quotidianità dei tempi che stiamo vivendo, con i suoi ritmi, la sua velocità, la tanta illogicità, mortifica spesso la nostra stessa umanità. L’Arte è una via di salvezza.

- Hai dato un forte impulso allo sviluppo dello spettacolo musicale dal vivo in Calabria, impegnandoti per la crescita di tutto il settore e qual è, dunque, il rapporto con la terra dalla quale provieni?

Rapporto difficile. Il luogo di nascita è una variabile condizionante per ognuno. Non bastano sole, mare e monti, a fare una terra vivibile. Ci vuole capacità di amministrare il territorio, di migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini, di supportare adeguatamente chi ha voglia, anche qui, di intraprendere! Purtroppo, in Calabria, si fanno molte chiacchiere e pochi fatti, il merito è sopraffatto dalle clientele e dall’improvvisazione. Non a caso siamo ultimi in quasi tutte le graduatorie di produzione e positività. Forse, proprio lo spettacolo dal vivo è uno di quei comparti in cui, nonostante tutto, si riesce a stare al passo con le grandi realtà del Paese. Io stesso sono stato eletto tre volte dirigente nazionale dell’associazione di categoria, ma a maggior ragione il rammarico è tanto: la Calabria delle eccellenze qui vive e produce tra grandi, troppe e intollerabili difficoltà.

- Tu che hai avuto ed hai a che fare con artisti di fama internazionale (Sting, Carlos Santana, Elton John, Mark Knopfler, James Taylor, George Benson, SimplyRed, Simple Minds …), come ci si sente davanti a delle icone della musica?

Ho sempre vissuto questo aspetto con grande serenità, certo che loro abbiano dei doni straordinari ma che, a parte talento e creatività, siano persone normali: a volte intelligenti, simpatiche e piacevoli, altre volte da tenere a debita distanza! Mi piace ricordare l’umanità di tre grandi autori italiani: Fabrizio De Andrè, che si lesse un mio libro di poesie nel camerino di un teatro e, poi, si complimentò; Paolo Conte, persona splendida e amabile, che mi ha inviato a casa il raro profumo francese che usa prima di entrare in scena; infine, il grande Gino Paoli, artista discreto e riservato che, quando seppe della mia leucemia, mi contattò e mi aiutò spontaneamente a fare il trapianto di midollo al San Martino di Genova, facendomi assistere anche da un suo caro amico ematologo. Dopo averlo organizzato e premiato tante volte, ho così scoperto la sua grande generosità anche nella veste di presidente di un’associazione per la ricerca sul cancro. Piccoli, grandi cose che rendono alcuni artisti speciali e indimenticabili!

- Quale è, invece, il tuo rapporto con i tanti gruppi emergenti?

Non impazzisco per la maggior parte della nuova musica. Come si evince, amo la grande musica d’autore. Oggi vedo e sento talent show che promuovono interpreti, giovani scopiazzatori, rumori e rumoristi, sparaparole senza senso, veri disturbatori della quiete pubblica. Sono sinceramente preoccupato per il futuro della musica d’autore italiana, quella che univa musica a intellettualità e poesia. Per quanto riguarda la Calabria, vedo in giro troppe tarantole e tarantelle… In ogni caso, insieme agli amici Pergolani e Marengo di Demo l’Acchiappatalenti di Radio1 e al loro manager Gianni Sergio, avevo messo su a Lamezia il Demofest, un evento a loro dedicato. Purtroppo, il Comune di Lamezia gli ha preferito un festival di libri sulle mafie (argomento di cui a Lamezia evidentemente si parla poco)!

- Abbiamo l’opportunità di imparare dalle tue grandi esperienze, come tutti, avrai lavorato duramente prima di arrivare ad essere ciò che sei, ed ancora lavorerai tanto per crescere in questo campo. Qual è, dunque, il consiglio che potresti dare ai giovani ragazzi che si cimentano, anche nel piccolo, ad organizzare eventi locali, nei pub, nel proprio paesello e che vogliono accostarsi a questo lavoro con passione?

Organizzare grandi eventi è un’altra cosa da organizzare nei pub o nelle feste locali; due attività completamente diverse. Consiglio? Guardarsi allo specchio e capire se si ha voglia di fare grandi e continui sacrifici. Se si pensa che questo sia un lavoro facile, meglio non provarci proprio…

- Attualmente a cosa stai lavorando e quali progetti hai per il futuro?

Come ho detto, sto lavorando alla ventisettesima edizione di Fatti di Musica, reduce dal successo di Britti e Gazzè a Maida, concerti che hanno richiamato decine di migliaia di persone… Quest’anno, finalmente, ho anche la partnership dell’Assessorato Regionale alla Cultura, un riconoscimento arrivato con grande e grave ritardo, ma arrivato! Invito tutti a seguire i prossimi straordinari appuntamenti: 13 luglio David Knopfler e band all’Arena dello Stretto di Reggio Calabria, 3 agosto Gilberto Gil al Parco di Roccelletta di Borgia per Armonied’ArteFestival, 11 agosto Vinicio Capossela e la Banda della Posta alla Festa Nazionale dello Stocco di Cittanova, 13 agosto GoranBregovic e la sua Wedding and Funeral Band ancora a Roccelletta di Borgia, 17 agosto il nuovo irresistibile show di Enrico Brignano all’Arena Magna Grecia di Catanzaro lido. Altro è in fase di definizione.

Ti ringraziamo affettuosamente del momento che hai voluto dedicarci, certi che i tuoi preziosi consigli possano essere per noi, e per molti, motivo di forza ed incoraggiamento sia in ambito lavorativo che per personale. Grazie perché attraverso il tuo lavoro concedi a molti di realizzare sogni apparentemente così lontani, ma in particolar modo ti ringraziamo per il dono della tua esperienza di vita che non trattieni per te, ma che generosamente offri agli altri.

Grazie a voi… e buona estate! [MORE]


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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