Expo, la nomina di Cantone soddisfa tutti. Maroni: «È l'uomo giusto»

MILANO, 14 GIUGNO 2013 - Ieri sera il Cdm ha approvato il decreto sulla Pubblica amministrazione all’interno del quale è prevista la nomina di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione, a «commissario straordinario dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici».

In senso stretto, il decreto consente di proseguire i lavori per l’Expo 2015. Un appuntamento che, come più volte sottolineato da più parti, è imprescindibile per il benessere non soltanto di Milano ma dell’intera nazione. La nomina di Cantone non è la panacea di tutti i mali, ma di certo consentirà di intervenire in maniera celere ed efficace nel caso in cui si dovessero verificare situazioni poco trasparenti come accadde nello scorso maggio.

«Si tratta di scelte positive e coraggiose. Norme che vanno nella direzione giusta» ha commentato lo stesso Raffaele Cantone, durante un convegno organizzato dall’Univesrità Federico II a Napoli. «Non c’è la revoca, i lavori proseguono – ha spiegato sempre Cantone – ma così si impedisce al soggetto che corrompe di ottenere un vantaggio dal proprio reato». Inoltre, sotto la supervisione del commissario Cantone passeranno tutte quelle varianti che avverranno in corso d’opera che speso sono preludio al malaffare. Come è possibile leggere dal testo approvato ieri, Cantone «potrà formulare proposte per la corretta gestione delle procedure di appalto». «So bene che sono provvedimenti emergenziali – ha commentato poi il presidente dell’Autorità anticorruzione – ma sono necessari perché ora serve una risposta».

Tuttavia, tiene a precisare Cantone, «nessuno si aspetti da me opere messianiche. Mi possono dare tutti i superpoteri, ma non potrò impedire il verificarsi della corruzione in futuro. Però dobbiamo provare a invertire un trend». D’altronde, la posta in palio è altissima: «Noi ci troviamo da qui a poco meno di un anno – afferma Cantone – a decidere se l’Italia deve fare una figuraccia o no su una delle vicende che sta qualificando o squalificando la sua immagine».

Al momento l’unica vera certezza è la piena soddisfazione da parte delle altre istituzioni coinvolte in prima linea sulla realizzazione dell’Esposizione Universale, a partire dal commissario unico di Expo, Giuseppe Sala: «Accolgo con grande soddisfazione le determinazioni di oggi (ieri per chi legge, ndr) raggiunte dal Governo. Voglio ringraziare – ha dichiarato Sala – il presidente Renzi e tutti i Ministri che hanno lavorato per il successo dell’Esposizione Universale e accolgo con forte spirito di collaborazione istituzionale il ruolo di prezioso sostegno che il Presidente Cantone si accinge ad assumere. Lavoreremo con ancora maggiore energia – conclude Sala – per assicurare all’Italia che Expo 2015 sia motivo di orgoglio di fronte al mondo intero».

Dello stesso tono le parole espresse dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: «Ora abbiamo ulteriori strumenti per contrastare l’illegalità e fare di Expo 2015 un volano straordinario per lo sviluppo culturale e socio-economico dell’Italia». «Raffaele Cantone – continua il primo cittadino – fin dal primo giorno che l’ho incontrato a Milano, ha mostrato un grande senso di responsabilità e una forte volontà di contribuire al successo di Expo». E a chi cerca di paragonare lo scandalo Expo con quanto accaduto con la faccenda Mose, Pisapia taglia corto: «non è il Mose. La c’era un verminaio, qui è stata scoperta una persona e subito beccata».[MORE]

Sulla nomina di Cantone converge la soddisfazione anche del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha affermato: «Cantone è l’uomo giusto, i poteri che gli sono stati dati li abbiamo visti nel decreto. Lui è soddisfatto. Expo deve realizzarsi in piena trasparenza e nei tempi previsti adesso le condizioni ci sono». A conferma di ciò l’ulteriore messaggio su Twitter scritto dal governatore lombardo: «Buon lavoro a Cantone su Expo 2015, dalla Regione Lombardia massima collaborazione».

(Immagine da ilfattoquotidiano.it)

Giovanni Maria Elia