Gaza, cinque bambini morti sotto i missili israeliani. Obama: «Evitare l'escalation di violenza»
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Gaza, cinque bambini morti sotto i missili israeliani. Obama: «Evitare l'escalation di violenza»

domenica 18 novembre, 2012

GAZA, 18 NOVEMBRE 2012 - Sale il bilancio delle vittime degli attacchi condotti dalle forze israeliane contro Gaza. Dopo una trentina di raid aerei contro la Striscia, oggi sono stati estratti dalle macerie nel rione Nasser i corpi di cinque bambini e tre adulti, facendo arrivare a nove il numero delle piccole vittime palestinesi nell’escalation dei bombardamenti.

Secondo Al Jazeera, le vittime palestinesi dall'inizio dell'operazione Pilastro di difesa, iniziata mercoledì scorso, è finora è di 64 persone, mentre sarebbero morti 3 israeliani. I feriti durante i raid, invece, si aggirano sui 500, tra cui due fratellini di 4 e 5 anni, ricoverati in gravi condizioni.

Le forze palestinesi hanno risposto agli attacchi lanciando razzi contro Tel Aviv, anche se nessuno dei tre missili ha fatto vittime, siccome due sono stati intercettati e uno è finito in mare. Meno fortunata è stata Asqhelon, città nella parte meridionale di Israele, dove un condominio è stato colpito da un razzo. Anche Eskol e Shaar Ha Negev sono state oggetto dei missili provenienti da Gaza.[MORE]

«Sosteniamo il diritto all’autodifesa di Israele, ma lavoriamo attivamente con tutte le parti nella regione per fermare il lancio di missili di Hamas senza ulteriori escalation di violenza» sono le parole di Barak Obama, a margine di una conferenza stampa a Bangkok, riportate da Il Secolo XIX. Secondo il Presidente degli Stati Uniti, il proseguimento del conflitto tra Israele ed Hamas «rende più difficile il processo di pace».

Colpito dai missili israeliani pure un edificio di Gaza che ospitava un centro giornalistico. Meri Calvelli, cooperante italiana a Gaza, spiega a Il Giornale il significato di questo attacco: «Hanno bombardato da cielo e mare, attaccando e colpendo i palazzi dei media center che ospitano radio e tv, li hanno bombardati per mettere fuori uso tutta la comunicazione interna. Sanno che radio e televisioni fungono da comunicatori per tutta la popolazione, non avranno più la possibilità di dire cosa succede nel caso in cui arrivasse un attacco da terra».

È ormai quasi pronta, infatti, l’offensiva della fanteria israeliana, per la quale sono stati richiamati 75mila riservisti. Lo stesso ministro della Difesa dello stato ebraico ha confermato che l’attacco terrestre è imminente.

(Foto: nanopress.it)

Giovanni Gaeta 


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