Ggia, Tasi: «Le famiglie pagano più di prima»
Economia Lombardia

Ggia, Tasi: «Le famiglie pagano più di prima»

domenica 22 dicembre, 2013

MILANO, 22 DICEMBRE 2013 – Dalle stime fatte da più fronti, sembra che si stava meglio quando credevamo di stare peggio, ovverosia con l’Imu. «Viste le difficoltà economiche in cui versano, è facile ipotizzare che molti Comuni saranno costretti ad aumentare l’aliquota della Tasi fino al nuovo picco massimo, con il pericolo di penalizzare oltre modo le famiglie più numerose», questo è il monito lanciato da Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA.

Data la possibilità di portare fino al 3,5 per mille (dall’attuale massimo del 2,5) l’aliquota della Tasi (Tributo sui servizi indivisibili) sulla prima casa - sottolinea l’associazione di Mestre - vi è il rischio concreto che nel 2014 le famiglie subiscano nuovi rincari, che diventerebbero ancora più gravosi per le famiglie con molti figli e per le abitazioni con rendite catastali più basse. In particolare, secondo il raffronto fatto dagli analisti della Cgia, evidenzia che: « Il probabile aumento delle detrazioni fino a 1,3 miliardi di euro consentirà uno sconto medio su tutte le prime abitazioni pari a 66 euro, contro i 200 euro – ai quali si aggiungevano altri 50 euro per ogni figlio – concessi dall’Imu nella versione 2012». [MORE]

Per Bortolussi: «I Sindaci avranno la possibilità di regolare con ampia autonomia il sistema delle detrazioni. Per questo li invitiamo a intervenire in difesa delle famiglie più numerose e nei confronti dei proprietari delle abitazioni con le rendite catastali più basse. Se ciò non avverrà, saranno proprio questi soggetti a pagare il conto più salato».

A tal riguardo, l’associazione di Mestre dimostra ciò, facendo un esempio concreto: «Consideriamo il caso di un’abitazione di tipo A2 con rendita catastale da 620 euro. Nel 2012 questa pagava 263 euro in assenza di figli, 213 euro con un figlio, 163 con due e 113 con tre. La Tasi 2014 avrà un effetto ancora da misurare, perché le aliquote dovranno essere stabilite. Secondo le ultime notizie, però, la manovrabilità potrebbe arrivare fino al 3,5 per mille. A quel livello si pagheranno la bellezza di 299 euro, senza sconti fiscali. Al 2,5 per mille, invece, si scenderà a 195 euro e al 2 per mille a 143. In sostanza, una famiglia con tre figli, senza interventi delle amministrazioni locali, pagherà quasi certamente più che in passato».

E se ciò non bastasse, incalza la dose la Cgia: « E il grande paradosso dell’assetto deciso dalla legge di Stabilità è che per una casa di minor pregio (categoria A3 con rendita da 422 euro) l’effetto sarà ancora più marcato. Basti pensare che la famiglia con tre figli di cui sopra nel 2012 non aveva versato nulla. Mentre nel 2014 rischierà un carico fino a 182 euro totali».

Alla luce di ciò, Bortolussi conclude, sollevando un’altra questione: «Premesso che nella confusione di questi giorni forse la cosa è semplicemente sfuggita, rimane da chiarire un punto. Se con l’innalzamento delle detrazioni fino a 1,3 miliardi di euro la Tasi diventerà meno pesante, dove troveranno gli 800 milioni di risorse aggiuntive che metteranno a disposizione, visto che non sono riusciti a trovarne nemmeno la metà per evitare il pagamento della mini-Imu?».

(Fonte: Cgia Mestre. Foto: lindipendenza.com )

Rosy Merola
 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Economia.