I senatori della SEL auspicano una politica ambientale che salvaguardi il territorio
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MATERA, 18 GIUGNO 2013 - I senatori della SEL, Giovanni Barozzino e Antonio Placido in riferimento alla situazione dei parchi eolici che minacciano la Murgia materana e la proposta presentata da Italcementi per l’incenerimento dei rifiuti esprimono la propria posizione con tale parole: “Le continue emergenze ambientali cui assistiamo nella nostra regione ci impongono una discussione franca e rigorosa, e oramai non più rinviabile, su quale futuro immaginiamo per questa regione.
Registriamo segnali che non permettono nessuna serenità: pensiamo alle richieste di nuove indagini per la ricerca d’idrocarburi, ma anche alla bocciatura prevedibile e prevista della moratoria sul blocco delle estrazioni.
Pensiamo alla vicenda del tratto lucano di costa tirrenica come all’assenza di risposte soddisfacenti, da parte del governo sulla vicenda della mega conversione a biomasse della Centrale del Mercure.
A impensierirci ulteriormente in questi giorni concorrono le vicende che riguardano la città di Matera, interessata contemporaneamente dalle mire espansionistiche della Italcementi Spa che chiede il permesso a costruire il terzo inceneritore su suolo lucano e la pioggia di richieste per impianti l’installazione di parchi eolici.
E pensiamo che, per quello che rap-presentano la città di Matera e l’intera murgia materana per il patrimonio lucano, la riflessione da affrontare non deve racchiudere ideologismi e precongetture, bensì guardare agli interessi strategici che insieme riusciremo a darci”.
L’aspirazione è quella di vedere nel 2019 Matera quale capitale della cultura, aspirazione che nasce dall’articolo 9 della Costituzione.
Pertanto, per la tutela del paesaggio più che parlare di inceneri-mento dei rifiuti i senatori del SEL considerano necessario mettere in atto politiche volte innanzitutto alla riduzione della produzione di rifiuti stessi, alla loro differenziazione e al loro riciclo.
Allo stesso modo si sono pronunciate anche sulla diffusione dei parchi eolici in generale, e dei parchi eolici nel territorio materano in particolare, sulla gravità del danno che una loro diffusione selvaggia comporterebbe.
Così concludono: “Pertanto riteniamo che la scelta di difesa del territorio ambientale e di un generale rilancio storico artistico e paesaggistico debba oggi segnare il punto da cui ripartire, immaginando che la regione possa sin da subito dire il proprio chiaro no alla diffusione selvaggia dell’eolico, e immaginando anche che, tra i compiti della prossima legislatura, vi sia quello urgente di coprire il vuoto legislativo attraverso una legge regionale circa la strategicità della tutela paesaggistica”. [MORE]