Istanbul, l'omicidio di tre ceceni legati all'intelligence russa
ISTANBUL, 19 FEBBRAIO 2014 – Cinque ceceni sono stati assassinati a Istanbul, tra il 2009 e il 2011, per mano dell'intelligence russa: è l'accusa del pubblico ministero di Bakirkoy, Ahmet Demirhuyuk, che ha chiesto l'ergastolo per tre individui sospettati di omicidio, Temur Makhauri, Alexander Zharkov e Nadim Ayupov, con l'accusa di omicidio premeditato. Nella requisitoria, Demirhuyuk ha fatto notare che la Russia ricercava i leader dell'opposizione cecena, ed era in lotta anche con i gruppi ceceni in Turchia.
Gli indagati sono accusati dell'omicidio di Ali Osaev, il rappresentante a Istanbul degli Emirati del Caucaso, ritenuta organizzazione terroristica da Stati Uniti e Russia; l'omicidio è avvenuto il 29 febbraio 2009. Inoltre, l'omicidio di tre ceceni, Berg-Hadj Musayev, Zaurbek Amriyev e Rustav Altemirov, uccisi in un parcheggio di Istanbul il 16 settembre 2011, è stato commesso da due persone che lavorano per il servizio di sicurezza russo, entrati in Turchia con passaporti falsi.
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Uno dei tre indagati, Makhauri, colui che ha eseguito l'omicidio di Osaev, è anche accusato di aver fornito l'esplosivo di un fallito attentato ai danni del leader del movimento ribelle ceceno, nel 2006.
foto: hurriyetdailynews.com
Dino Buonaiuto (corrispondente dalla Turchia)
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