Quando la politica, la scienza, l'economia, la giustizia e il cristiano rinnegano Dio
Chiesa e Società Lazio

Quando la politica, la scienza, l'economia, la giustizia e il cristiano rinnegano Dio

giovedì 9 marzo, 2017

 Quanto Pietro vive nel cortile del sommo sacerdote, durante l’arresto di Gesù, in cui per tre volte ha rinnegato il Maestro, il cristiano ogni giorno lo vive nel cortile del mondo. A lui viene sempre chiesto se conosce Gesù il Nazareno. Quasi sempre la sua è risposta in tutto simile a quella di Pietro: “Non conosco Gesù. Non so di cosa stai parlando”.[MORE]


Gesù va conosciuto nel cortile della Politica. In questo cortile non si chiede se si conosce Gesù. Si impone di non conoscerlo, di non sapere chi Egli sia. Non appena si varca la soglia di questo cortile, al cristiano è chiesto di spogliarsi della sua coscienza, della sua fede, della verità che professa, del Vangelo nel quale crede, per assumere la decisione, la volontà, il comando che viene dal sommo sacerdote di turno, al quale precedentemente si è venduta la propria fede.


Se in questo cortile il cristiano non si appropria della sua coscienza, rettamente formata sul Vangelo, sulla fede della Chiesa, lui diviene responsabile di tutti i crimini che si commettono in nome della politica, del Governo, della conduzione della società. O si è cristiani in questo cortile, o non lo si è affatto. È nel cortile che si costruisce l’uomo, non fuori di esso. Se il cristiano non lavora per l’uomo secondo Dio nel cortile della Politica, mai potrà lavorare fuori. È qui che lui dovrà attestare la sua identità e verità.


Un secondo cortile assai delicato è quello della scienza. È il cristiano la luce della vera scienza. Lui è chiamato ad illuminare ogni scienza con la potente luce della verità dell’uomo, verità che non viene dalla terra, ma che discende dal Cielo, da Dio. È Dio infatti la verità dell’uomo ed è il cristiano che deve illuminare la scienza di questa altissima verità. Se la scienza non viene illuminata, essa da scienza di vita, si trasforma in scienza di morte. Anziché dare vita all’uomo, gli dona morte. L’onnipotenza della scienza, senza la luce che viene dalla sapienza di Dio, si trasforma in un cataclisma di morte per tutto il genere umano. Il cristiano deve essere fermo. Mai deve usare la scienza per il male. Mai porsi a servizio di quella scienza che viene usata per la morte. Sempre nella scienza lui deve riconoscere Cristo, la sua verità, il suo Vangelo. Ma anche nel servizio alla scienza è chiesto al cristiano di svestirsi della sua identità e verità.


Un terzo cortile dove al cristiano è vietato ogni accesso è quella dell’economia e della finanza. Chi vuole entrare in questo mondo deve divenire adoratore del denaro, del capitale, della ricchezza. Adorare il denaro è rinnegare l’unico vero Dio che è Gesù Signore. È calpestare il Vangelo. È schierarsi per ogni speculazione, imbroglio e tutte quelle quotidiane invenzioni di menti perverse che altro non pensano di come derubare i loro fratelli. In questo cortile si fanno operazioni così spericolate, da mettere in soggezione finanche Satana, l’inventore di ogni operazione contraria al vero amore dell’uomo. Il cristiano è chiamato ad entrare in questo cortile sempre vestito con l’abito del Vangelo, della retta fede, della santa giustizia e soprattutto della carità. Il denaro è buono se posto a servizio della giustizia e dell’amore.


Un quarto cortile è quello della giustizia. Qui il cristiano sovente è costretto a servire leggi contro Dio e contro l’uomo. Il giusto e l’ingiusto, il vero e il falso, il bene e il male, non è l’uomo a doverlo decidere. Qui il cristiano è obbligato a indossare tutta la sapienza dello Spirito Santo perché sappia sempre vedere ciò che è giusto secondo Dio e compierlo e ciò che è giusto secondo gli uomini evitando di dargli valore legale. Gesù non diede mai valore legale a ciò che era ingiusto secondo il Padre suo. Si servì però sempre dell’intelligenza e sapienza dello Spirito Santo perché la sua luce risplendesse nelle tenebre, senza che un male immediato ricadesse sulla sua persona. Il cristiano è un difensore della giustizia secondo Dio, non di quella secondo gli uomini, che è ingiusta ed iniqua. Se lui, in ogni cortile nel quale viene a trovarsi – e i cortili sono molteplici – non sceglie secondo la verità di Dio, lui ha fallito la sua missione. È un cristiano secondo il mondo, non certo secondo il cuore di Gesù Signore.


Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fateci cristiani secondo il cuore di Gesù.

Don Francesco Cristofaro


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