Quarto anniversario della rivoluzione egiziana: 15 morti
Estero Molise

Quarto anniversario della rivoluzione egiziana: 15 morti

domenica 25 gennaio, 2015

IL CAIRO, 25 GENNAIO 2015 – Il quarto anniversario della “rivoluzione egiziana”, che culminò con l'uscita di scena del presidente Hosni Mubarak, è una giornata di sangue. Dopo una breve esperienza democratica l'Egitto è infatti tornato nelle mani di un forte leader, il presidente Abdel-Fattah el-Sisi. Questo ex-generale che non tollera le proteste, soprattutto quelle in memoria del 25 gennaio 2011, il giorno dell'esordio della “rivoluzione egiziana”, è accusato dai manifestanti di essere l'erede di Mubarak.[MORE]

La violenza ha avuto inizio ieri quando la trentaduenne di Alessandria Shaimaa el-Sabagh, membro della Popular Alliance, muore colpita alla schiena e al volto da colpi d'arma da fuoco per le strade del Cairo. Stava marciando verso piazza Tahrir dove voleva deporre delle rose in memoria dei dimostranti rimasti uccisi nel 2011. I manifestanti accusano la polizia. Il governo apre un'indagine.

La prima vittima di oggi è morta ad Alessandria durante la dispersione di un corteo. Secondo la polizia era armato di mitra e aveva sparato contro le forze dell'ordine. Gli scontri si sono protratti per l'intera giornata.

Il Cairo è una città blindata, come blindata è piazza Tahrir, il cuore della rivolta del 2011.
In molti restano barricati in casa per evitare di essere coinvolti negli scontri. Sono stati rinvenuti
una trentina di ordigni disseminati al Cairo e in altre città.

Almeno 15 persone hanno perso la vita e 35 sono rimaste ferite durante le manifestazioni di oggi in tutto l'Egitto.

<<Ci vuole pazienza per raggiungere tutti gli obiettivi di quella rivoluzione>> ha dichiarato in un discorso alla nazione diffuso ieri in televisione il presidente Abdel-Fattah el-Sisi assicurando poi che il suo governo è impegnato per la democrazia.

I manifestanti oggi hanno marciato invocando, tra le altre cose, "pane, libertà e giustizia sociale", uno degli slogan più simbolici della protesta anti-Mubarak del 2011, quella dei circa 900 dimostranti rimasti uccisi. Nascosto tra la cenere del ricordo della “rivoluzione egiziana” sembra ancora esserci il fuoco della rivolta.

Fonte foto: Wikipedia

Chiara Innocenti


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