A Tokyo presentato il progetto delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026
Societa' Lombardia Milano

A Tokyo presentato il progetto delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026

giovedì 13 dicembre, 2018

Concretezza, territorio e tradizione sono state le parole chiave del progetto italiano. Contro avremo ancora una volta la Svezia.
MILANO, 12 DICEMBRE - Quattro strisce verticali, verdi, bianche e rosse. A guardarle sembra di vedere il Duomo di Milano, in forma stilizzata. In mezzo, un altro nastro tricolore, proprio sulla parte bianca, come una delle tante piste che solcano i monti innevati di Cortina. È questo il logo della candidatura delle due città italiane alle Olimpiadi invernali del 2026, presentato di recente a Tokyo.

Il primo passo, ufficiale, è stato fatto. Ora serve pazienza, impegno, lavoro. E anche un piccolo colpo di fortuna. Di fronte a noi, ancora una volta la Svezia. Come era successo per l’Italia calcistica di Ventura, gli svedesi sono il nostro ultimo ostacolo. E se un anno fa è andata malissimo, ora è il momento di prenderci una rivincita. L’Anoc, l’organizzazione che mette insieme 206 comitati olimpici e i suoi 1400 rappresentati, dovrà decidere.

Per l’Italia erano presenti Giovanni Malagò e Beppe Sala, sindaco di Milano, insieme al governatore del Veneto Luca Zaia e Arianna Fontana, portabandiera di PyeongChang. “La nostra è una candidatura che parte dal territorio - ha spiegato il numero uno del Coni - nel pieno rispetto dell’agenda 2020 con la quale il Cio ha dato le linee guida dei Giochi del futuro: sono sicuro che il sogno di Milano-Cortina 2026 diventerà realtà”.

A Tokyo si è praticamente fatta campagna elettorale. Sono stati messi in luce i piani, allestiti i progetti, spiegati i punti di forza del progetto Olimpiadi Milano-Cortina 2016. Nei minuti a disposizione della delegazione italiana si è parlato di tradizioni e territorio, di gente e di sport. Dalle immagini del Castello Sforzesco al Campanile di Cortina, passando per l’EXPO, la Valtellina, la Scala. Sia quella della lirica che quella del calcio, con immagini di San Siro, poi la Stramilano e la Maratona, mentre i video degli svedesi si è concentrato sul “Paese di ghiaccio”, sulla neve, sul bianco, sulla tradizione invernale dei suoi sportivi. “La parola chiave del nostro progetto è la parola ‘insieme’ - ha dichiarato durante la presentazione Malagò - Il pubblico e privato, la tradizione e l’innovazione, l’efficienza della metropoli e il fascino delle montagne”.

Concretezza e pianificazione oculata sono gli assi nella manica dell’organizzazione per Milano-Cortina 2026. Il biathlon ha già il suo posto ad Anterselva, che ospiterà i Mondiali del 2020, al Forum andranno short track e artistico, l’hockey al PalaItalia, con Milano protagonista anche del pattinaggio di velocità. A Cortina le gare più in vista, insieme a bob, skeleton, slittino, curling.

Concretezza anche della popolazione ospitante: secondo un sondaggio del Cio infatti l’83% dei cittadini di Milano è favorevole ai giochi, mentre la stessa inchiesta internazionale ha messo in luce come a Stoccolma solo il 51% dei residenti sia d’accordo con l’organizzazione delle Olimpiadi nella loro città. Numeri sottolineati anche da Luca Zaia, forte anche dell’appuntamento dei Mondiali di sci del 2021, con oltre 240 milioni di euro di investimento.

Intanto qualche retroscena. La cerimonia d’apertura è stata pensata allo Stadio Meazza, mentre per quella di chiusura addirittura l’Arena di Verona. Tra il sogno e la realtà ci sono solo 44 voti. Poi si potrà sognare davvero.


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