Zoom sulla Serie A - Ottava giornata
Sport Sardegna

Zoom sulla Serie A - Ottava giornata

lunedì 21 ottobre, 2013

CAGLIARI, 21 OTTOBRE 2013 – La Roma continua la sua folle corsa e, nell’ottava giornata di campionato, travolge anche il Napoli di Benitez, che rimane fermo a quota 19 insieme alla Juventus, reduce dal poker subito a Firenze dalla Viola di Montella. Il neopromosso Verona rimane una splendida sorpresa e, dopo la vittoria contro il Parma, è stabile nella parte alta della classifica. L’emozionante posticipo serale tra Torino e Inter finisce sul tre pari. Conquistano tre punti pesanti l’Atalanta a spese della Lazio, il Milan contro l’Udinese, il Genoa sul Chievo e il Sassuolo sul Bologna. Il Cagliari festeggia il ritorno tra le mura amiche del Sant’Elia aggiudicandosi il derby delle isole contro il Catania, mentre la Sampdoria espugna Livorno. [MORE]

Contro il Napoli la Roma parte benissimo e assedia l’area avversaria provando la conclusione con Pjanic, De Rossi, Gervinho, Florenzi e Strootman. Al 33° Totti esce dal campo a causa di un infortunio muscolare lasciando il posto a Borriello. Il Napoli non capitalizza due opportunità straordinarie: la conclusione di Pandev viene respinta prima da De Sanctis e poi salvata sulla linea da De Rossi, mentre poco dopo è soltanto il palo a bloccare Insigne. Al 48° del primo tempo Pjanic sblocca il risultato con una punizione da manuale che Reina non può parare. Nella ripresa gli azzurri Inler e Hamsik scheggiano il palo, mentre De Rossi manca il raddoppio. Al 71° Cannavaro atterra Borriello in area: il difensore viene espulso e intanto dal dischetto Pjanic firma anche il 2-0.

Davanti al proprio pubblico, la Fiorentina batte la Juventus grazie a una rimonta straordinaria. I bianconeri passano in vantaggio al 37° con il rigore trasformato da Tevez e raddoppiano al 40° favoriti da un clamoroso errore di Cuadrado, che anticipa Neto in uscita e offre a Pogba l’occasione per segnare a porta vuota. Al 66° Giuseppe Rossi accorcia le distanze dal dischetto realizzando il rigore assegnato per un fallo di Asamoah su Mati Fernandez. Al 76° è lo stesso Rossi a siglare il pareggio dalla distanza con un diagonale sinistro che Buffon non riesce a controllare. I bianconeri perdono la concentrazione e non riescono a reagire né a difendersi e così, dopo appena due minuti, Joaquin realizza il 3-2 su assist di Borja Valero. All’80° arriva anche la quarta marcatura con Pepito Rossi che col piattone sinistro piazza la palla sul secondo palo e realizza la sua personale tripletta.

Contro il Parma il Verona passa in vantaggio al 9° con Cacciatore che, appostato sul secondo palo, insacca il pallone spizzato da Romulo. Al 19° Parolo prima colpisce il palo, poi si fa perdonare in un attimo piazzando la palla nell’angolino in basso alla destra del portiere realizzando così il goal del pareggio. Le azioni si susseguono e se Cacciatore sbaglia il raddoppio, Cassano non spreca l’opportunità per firmare l’uno a due con un bellissimo diagonale. Al 60° Cassani atterra Toni in area e dal dischetto Jorginho realizza il due pari. All’86° Marchionni stende Jorginho e l’arbitro assegna ai veneti un secondo penalty. È lo stesso Jorginho a trasformarlo, realizzando così il 3-2 finale e la sua personale doppietta.

A Torino finisce 3-3 la prima partita dell’Inter del presidente indonesiano Thohir. La gara si apre con il palo colpito da Cerci, ma poco dopo i nerazzurri rimangono in 10 per l’espulsione di Handanovic, autore di un fallo in area proprio su Cerci. Il secondo portiere Carrizo, entrato al posto di Kovacic, para però il rigore battuto dall’ex Fiorentina. Gli uomini di Mazzarri soffrono e al 22° subiscono la rete di Farnerud, che infila l’estremo difensore con un sinistro incrociato. Al 46° del primo tempo, Guarin firma il pareggio con una rovesciata da applausi realizzata sugli sviluppi di un corner. Nella ripresa Ventura manda in campo Immobile, che al 54° segna il 2-1 ribattendo in rete una palla respinta dalla retroguardia dopo la conclusione di Cerci. Gli ospiti pareggiano nel giro di 120 secondi con Palacio, bravo a sfruttare l’uscita a vuoto di Padelli e a piazzare la rete in fondo alla rete. Mazzarri mette in campo Belfodil e l’ex Parma lo premia confezionando l’assist perfetto dalla destra per Palacio, che insacca in scivolata e sigla il 2-3. I granata agguantano il 3-3 al 90° grazie alla punizione calciata da Bellomo, che manda la palla dritta in rete da una sorta di corner ravvicinato dalla sinistra.

A San Siro il Milan batte di misura l’Udinese grazie al fantastico goal di Birsa che prima serve Robinho e, quando il brasiliano gli restituisce il pallone all’altezza del limite dell’area, lascia partire un sinistro micidiale che finisce sotto l’incrocio. I friulani rispondono con Di Natale, che centra anche una traversa, ma i rossoneri sono più organizzati e sfiorano persino il raddoppio con Poli e Niang.

A Bergamo l’Atalanta si impone sulla Lazio. Il risultato lo sblocca Cigarini al 41° mandando in rete un pallone precedentemente respinto dalla retroguardia biancoceleste. Al 53° della ripresa gli ospiti pareggiano con Perea, che approfitta di un’indecisione della difesa orobica. All’84° Cigarini serve Denis, che sigla il goal partita dopo aver dribblato Marchetti.

Il Cagliari ospita il Catania al Sant’Elia a capienza ridotta, ma i 5000 sugli spalti si fanno sentire eccome. Gli etnei passano dopo soli cinque minuti grazie al colpo di testa di Bergessio, che trasforma in oro l’assist dal corner di Plasil. Gli ospiti continuano ad attaccare, ma i rossoblù reagiscono e al 26° pareggiano con Ibarbo, che realizza una rete straordinaria piazzando la palla sotto l’incrocio con un destro micidiale da posizione angolata. Al 35° Sau non monetizza una ghiotta chance e poco dopo Ibarbo sbaglia il rigore che lui stesso aveva ottenuto per aver subito un fallo da Legrottaglie, espulso per doppia ammonizione. Solo Cagliari nella ripresa e, dopo una serie incredibile di opportunità sprecate dai sardi, all’84° Pinilla prima colpisce il palo e poi trova la zampata giusta regalando alla sua squadra i meritati tre punti. La quinta sconfitta in otto gare costa la panchina a Maran, sostituito dalla dirigenza catanese con Gigi De Canio.

A Livorno Eder porta in vantaggio la Sampdoria trasformando il penalty assegnato ai blucerchiati al 19° per un fallo di Duncan su De Silvestri. I padroni casa non capitalizzano tre occasioni incredibili con Paulinho e Greco, che centra la traversa. Al 92° Siligardi agguanta il pareggio con un tiro secco che Da Costa può solo sfiorare ma, due minuti dopo, i liguri tornano in vantaggio grazie a Pozzi, che trasforma un calcio di rigore fischiato per un fallo netto di Luci su Regini.

La sfida tra Genoa e Chievo se la aggiudicano i liguri grazie a una doppietta di Gilardino. La prima rete arriva al 22° quando l’attaccante di Biella insacca con un splendido colpo di testa l’assist di Marchese. Al 47° della ripresa i clivensi partono in contropiede, Estigarribia serve Pellissier che a sua volta passa la palla a Bentivoglio, il cui tiro potente centra la traversa e finisce in rete. Al 50° Bentivoglio respinge sulla linea la conclusione di Marchese, ma la palla finisce addosso a Gilardino che deve solo metterla in fondo alla rete.

È davvero pesante la vittoria del Sassuolo sul Bologna, ultimo con soli 3 punti. Al 12° Mantovani atterra Berardi in area e dagli undici metri è proprio il giovane attaccante neroverde a portare in vantaggio i padroni di casa. Diamanti fallisce l’occasione per pareggiare e al 17° il Sassuolo raddoppia con Floro Flores, che dal limite dell’area batte Pegolo con la complicità di una deviazione. Al 33° Rossini trattiene Natali in area e il direttore di gara fischia un rigore per i felsinei; dagli undici metri Diamanti non sbaglia e accorcia le distanze. Nella ripresa i rossoblù mancano il pareggio con Kone e Bianchi, mentre i padroni di cassa sfiorano il tris con Laribi.

Vanna Chessa


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Sport.