Almeno 1100 morti sul lavoro nel 2011
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Almeno 1100 morti sul lavoro nel 2011

venerdì 30 dicembre, 2011

ROMA, 30 DICEMBRE 2011 - Almeno 1100 morti sul lavoro dal 1 gennaio al 30 dicembre 2011. È la drammatica stima realizzata dall'Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortunio sul lavoro, associazione nata nel 2008 in seguito alla morte dei sette operai della TyssenKrupp di Torino. Si tratta di una cifra minima, alla quale vanno con ogni probabilità aggiunte altre vittime che per diverse ragioni sfuggono ad ogni monitoraggio.[MORE]

Una cifra composta sia da quei lavoratori deceduti sul luogo di lavoro, 661 documentati, sia da una stima in merito ai lavoratori «morti sulle strade, in itinere e in nero». Per questi ultimi non esistono dati certi, poiché vengono in genere classificati come “morti per incidenti stradali”. Tuttavia, secondo le stime dell'Osservatorio, ogni anno la percentuale dei morti in strada, nel tragitto casa-lavoro / lavoro-casa – compresi coloro che per mestiere utilizzano un mezzo di trasporto, come agenti di commercio, camionisti, autisti ecc - si colloca tra il 50 e il 55% di tutti i morti sul lavoro. «La strada – scrive Carlo Soricelli divulgando i dati raccolti dall'Osservatorio – può essere considerata una parentesi che accomuna i lavoratori di tutti i settori e che risente più di tutti gli altri della fretta, della fatica, dei lunghi percorsi, dello stress e dei turni pesanti in orari in cui occorrerebbe dormire». Sono però morti le quali, seppur strettamente collegate al lavoro, non vengono ufficialmente considerate “morti sul lavoro”.

In realtà, anche se ci si limita a considerare solo le 661 morti ufficiali avvenute nei luoghi di lavoro, il bilancio rivela comunque tutta la sua drammaticità, soprattutto se lo confrontiamo con le cifre degli anni precedenti: 594 nel 2010 (quest'anno si è avuto, quindi, un aumento dell'11,27%), 555 nel 2009 e 637 nel 2008. Il maggior numero di vittime è concentrato nelle fasce d'età più giovani e in quelle più adulte - il 28% dei morti ha meno di quarant'anni, mentre il 25% ne ha più di sessanta – e interessa in modo particolare il settore agricolo e quello edilizio, che complessivamente contano più della metà delle vittime totali (378), rispettivamente 206 nell'agricoltura e 172 nell'edilizia, la maggior parte delle quali muore schiacciata dal trattore nel primo caso, o per caduta dall'alto nel secondo caso.

A livello regionale, secondo i dati forniti dall'Osservatorio, Piemonte, Liguria, Val D'Aosta, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise, Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna hanno registrato un numero di morti pari o superiore rispetto al 2010. Lombardia, Trentino, Veneto, Campania e Puglia, registrano al contrario, una diminuzione del numero delle vittime sul lavoro. I dati regionali, confrontati con quelli relativi al 2010, possono essere consultati all'interno del sito internet cadutisullavoro.blogspot.com/

Serena Casu

   


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