bovalino: Associazioni Adda e Fiaba insieme a difesa dei diritti degli studenti diversamente abili.
Pubblica Istruzione Calabria

bovalino: Associazioni Adda e Fiaba insieme a difesa dei diritti degli studenti diversamente abili.

lunedì 12 gennaio, 2015

BOVALINO (RC), 12 GENNAIO 2015 - Associazioni Adda e Fiaba insieme a difesa degli studenti diversamente abili. L'art. 3 della Costituzione Italiana recita testualmente:  "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale ecc.". C'è comunque da fare molta attenzione nell'interpretazione del termine <<uguaglianza>> perche' esso non vuol dire che tutti siamo eguali e che quindi non ci sono differenze, al contrario sono proprio le differenze che chiamano in causa proprio detto principio.

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E quindi, se l'istruzione è un diritto garantito dallo Stato perche' ad organi dello stesso Stato viene permesso di negare questi diritti? Ultimamente, nel nome della tanto decanta spendig review che spesso fa' da paravento alle misfatte dei dirigenti incapaci di turno, si stanno producendo danni macroscopici a tutti i livelli e in ogni settore sociale che, come nel caso dell'Asp (azienda sanitaria provinciale) di Reggio Calabria si scagliano come enormi macigni sulla testa dei tanti ragazzi diversamente abili che ne subiscono impotenti le tremende conseguenze.

Infatti, e' stata diramata di recente la direttiva a firma del Direttore dell'Asp reggina Ermete Tripodi con la quale si dispone la <<sospensione dell'attività multidisciplinare presso le istituzioni scolastiche della Piana per il sostegno agli studenti e ragazzi diversamente abili>>. Facendo un piccolo passo indietro è opportuno ricordare che la necessità di questi ragazzi è quella di avere, con l'ausilio dei consigli di classe, un piano educativo individualizzato (Pei) che consenta loro una corretta istruzione mediante la fruizione di una didattica (quindi anche con l'ausilio degli insegnanti di sostegno preposti alla particolare e delicata attività) al pari di quella di tutti gli altri studenti.

Quindi, se viene meno la possibilità per motivi <<esclusivamente economici>> per gli operatori del settore di espletare le loro mansioni a favore dei giovani diversamente abili è lecito essere catalogati non come terzo ma addirittura come quarto o quinto mondo; il tutto, in un paese dove lo sperpero di denaro pubblico è diventato lo sport nazionale. E poiche' i problemi economici o di organizzazione di un Ente pubblico non possono e non devono penalizzare nessuno, ancor meno le fasce più deboli, appare opportuno che le risorse necessarie a risolvere la problematica in questione vengano al più presto stanziate (distogliendole magari da altri settori meno delicati ed importanti) e destinate per gli obiettivi di istruzione scolastica di queste fasce sociali che gia' portano sulle proprie spalle un fardello ben piu' pesante.

Per denunciare questo <<enorme obrobrio sociale>> ci ha pensato l'associazione ADDA (associazione difesa diversamente abili) con il suo Presidente Vito Crea al cui fianco si è subito schierata l'associazione FIABA (fondo italiano per l'abbattimento delle barriere architettoniche) che hanno immediatamente denunciato ai media e agli organi autorevoli di settore l'infausto provvedimento adottato dall'Asp reggina e, qualora ciò non bastasse, hanno già preannunciato che saranno perseguite tramite la loro struttura legale tutte le azioni necessarie per far si che i diritti dei ragazzi già sanciti dalla legge non vengano ulteriormente calpestati dalle inefficienze burocratiche e dalla faciloneria di chi ha omesso di rispettare la legge stessa.

Della questione se ne sono già occupate anche le parlamentari del Movimento 5 stelle Dalila Nesci e Federica Dieni che hanno subito chiesto chiarimenti al Direttore dell'Asp di Reggio Calabria e ne è stato investito anche il neo Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Pertanto, le Associazioni attendono con ansia e trepidazione l'esito positivo della problematica perche' il tempo scorre via inesorabile e l'istruzione dei giovani studenti non può subire ulteriori rallentamenti o peggio essere messa a repentaglio da giochi di potere o da interessi economici di parte.


Pasquale Rosaci


Autore
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