Kenya al voto, Uhuru Kenyatta in testa con il 54% delle preferenze
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Kenya al voto, Uhuru Kenyatta in testa con il 54% delle preferenze

giovedì 10 agosto, 2017

NAIROBI, 10 AGOSTO - Con il 97% dei voti scrutinati, pur mancando l'ufficialità, c'è già un quadro chiaro del voto in Kenya: Uhuru Kenyatta - 55 anni, presidente uscente e figlio del padre della patria Jomo Kenyatta - ha ottenuto il 54,31% dei voti. Il suo avversario Raila Odinga sì è fermato al 44,81%, gridando però al voto truccato e alla frode informatica. Intanto la tornata elettorale si lascia alle spalle una scia di sangue: quattro persone sono rimaste uccise in due eventi separati e in Kenya la memoria degli scontri violentissimi delle elezioni di dieci anni fa (costati la vita a 1100 persone) è tornata a bussare alla porta. [MORE]

Si è trattato del voto più tecnologico della storia del Paese, motivo per cui Raila Odinga ha puntato il dito contro il sistema elettorale. Secondo Odinga alcuni hacker, usando l'idendità di un funzionario morto, sarebbero entrati nel sistema e lo avrebbero manipolato per pilotare la vittoria di Uhuru Kenyatta. Accusa cui la Commissione Elettorale - con il suo capo Ezra Chiloba - ha subito risposto con una smentita. Odinga ha invitato i Kenyani alla calma ma ha anche detto di "non controllare il popolo" in caso di violenze.

Violenze che in queste ore stanno destabilizzando il Paese: negli slum di Nairobi e nelle roccaforti dell'opposizione come Kisumu i manifestanti hanno bruciato copertoni, alzato barricate e in alcuni casi ci sono stati scontri con la polizia. Nello slum di Mathare, nei pressi di Nairobi, gli agenti hanno ucciso almeno due persone dopo che alcune avevano cercato di attaccare i poliziotti a colpi di machete. Secondo testimoni una terza persona è rimasta uccisa.

Candidato per la quarta volta alle presidenziali, per Raila Odinga questa è l'ultima chance di ottenere la poltrona cui aspirava - senza averla mai ottenuta - il padre. Anche dopo la sconfitta del 2007 aveva denunciato frodi elettorali e il Paese era precipitato in un intreccio di caos politico ed etnico: sull'orlo della guerra civile, il Kenya aveva contato 1100 morti e 600.000 sfollati, al termine di due mesi di proteste e repressione, cortei e rappresaglie della polizia. Nel 2013 Odinga aveva contestato di nuovo i risultati, questa volta senza accendere la miccia di altre proteste.

Claudio Canzone

Fonte foto: lepresse.it


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