Intervista a Johnny Fishborn, l'uomo dei mulini a vento
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Intervista a Johnny Fishborn, l'uomo dei mulini a vento

mercoledì 9 aprile, 2014

MILANO, 9 APRILE 2014 - Ho conosciuto Johnny in un noto fast food di Milano vicino la stazione centrale e mi ha raccontato la sua storia. Nel raccontarla trasmetteva entusiasmo e tanta voglia di condividere le sue esperienze con il resto del mondo. Johnny Fishborn vive a Torino, ha compiuto da poco 30 anni e ha lavorato accanto ad Omid Jazi (tastierista dei Verdena) e questa è la sua intervista per GrooveOn.

Chi è Johnny Fishborn?
Sono un musicista, ma prima di essere musicista sono un pensatore.
Non so mai da che parte prendere queste domande, sono così grandi se non universali che penso che forse mi saranno chiare alla fine dei miei giorni. Oggi posso dire che Johnny Fishborn è quella parte di me un po' riflessiva, esistenzialista, sognante e un po' folle che è venuta fuori a seguito di forti cambiamenti di vita. Sono nato a Torino il 1 aprile 1984, il giorno del pesce d'Aprile. Pochi giorni fa ho compiuto trent'anni. Questo giorno non è solo speciale per la data di nascita, ma perché c'è dentro il significato del mio nome d'arte, Fishborn, che sta per nato pesce.
"Oggi è il giorno in cui fare lo scemo è una cosa saggia".

Ho fatto due album, River Brother Desert Lover (Feb 2012) e Windmill Girl uscito da poco a distanza di due anni il 17 Febbraio 2014.

Chi era Johnny Fishborn prima essere Johnny Fishborn?

Era Gionatan Scali. Neo-laureato in Ingegneria al Politecnico di Torino, impiegato per un anno in una società di consulenza informatica, in qualità di analista. Fin quando son state assieme le due cose, sono sempre stato mediocre come ingegnere e mediocre nella musica. I lati estremi degli ambienti che frequentavo, la parte razionale e la parte artistica irrazionale, riuscivo a vivere entrambi i contesti seppur lontani tra di loro (anche se dentro la sofferenza andava crescendo), questo mi ha permesso comunque di avere flessibilità mentale. Non posso negare confusione e frustrazione, cose che però hanno giocato un ruolo estremamente importante poi nella stesura dei primi lavori musicali. Le cose sono incominciate ad andare bene quando ho perso una cosa e mi son dedicato all'altra con tutto la forza che avessi. A tal proposito cito la frase che sta all'interno del booklet sotto una foto dell'album una delle frasi più importanti per questo disco " Lose everything to find love". I primi risultati sono arrivati in musica, e il mio primo album in acustico è stato fondamentale per fare aprire questa porta. Gionatan Scali sarà comunque per sempre e anche Johnny Fishborn, e sono sulla buona strada per diventare buoni amici. :)

Come nasce Windmill Girl?

Windmill Girl nasce dall'incontro con una ragazza.
Un incontro avvenuto il 22 Dicembre 2011, quando una sera al Blah Blah di Torino mi trovavo a leggere le mie poesie.
Al termine della mia esibizione, scesi dal palco, mi diressi in fondo alla sala e una ragazza dalla penombra si avvicinò, mi sporse un taccuino, una matita e mi chiese:" Mi disegni un mulino a vento?"Il suo nome era Marion, una ragazza di Venezia che studia a Forlì, si trovava lì per caso.
Decisi di mollare tutti i piani di carriera ingegneristici, feci il primo lavoro in acustico " River Brother Desert Lover" (11 brani. Un lavoro lo-fi ma che mi fece da ponte per Windmill Girl).
Sta di fatto che quello era un periodo decisamente di merda, avevo perso il lavoro, distrutto la macchina in un incidente e con la tipa andava male.
Tre mesi dopo avrei dato un taglio alla mia vita e sarei andato a vivere per la prima volta in Olanda. Partii in questo viaggio intimista per ritrovare me stesso e avevo voglia di vedere la reazione delle persone alla mia musica.
Volevo sapere se avessi il potere di emozionare le persone.
Non volevo conoscere nulla e nessuno, volevo mettermi nella condizione che fosse solo la mia musica l'unica cosa che conoscessi,che fosse la mia casa.
Quindi valigia chitarra e un sacchetto con 100 copie di "RIVER BROTHER..."
Nonostante la piena libertà la solitudine certe volte si faceva forte, mi permise di scrivere un sacco. Spesso parlavo e scrivevo a Marion. Lei mi spedì un diario che doveva essere il mio diario.
Con tanta cura lo aveva rilegato a mano.
Lì, scrissi tutti i miei appunti e tutti i brani del windmill girl album.
Viaggiai molto nelle lande del Nord. I primi giorni di quel marzo freddo buttai giù i primi accordi di un nuovo brano dal titolo " Windmill Girl" dove immaginavo una creatura correre dal mulino verso la foresta, non voltandosi mai, ed io vederla scomparire nella foresta senza poterla raggiungere.
Suonai dalla strada ai negozi di parrucchieri, alle mostre, nei basement, nelle bettole, nei centri sociali in giro per l'olanda e Belgio e poi al festival dei musicisti a Strasburgo, e poi il grande Venue del Patronaat ad Haarlem 7 dicembre del 2012.
Farlo in casa era troppo facile.[MORE]

Chi è la ragazza del mulino a vento?

Nonostante l'incontro con Marion provai a cercare la windmill girl in Olanda, pensai che quella autentica dovesse essere una ragazza olandese che avrei incontrato durante i miei viaggi. Ma invece alla fine del viaggio arrivai alla conclusione che la ragazza del mulino era la stessa di quella prima sera. Pensavo tanto e il tormento di lei mi aveva portato ad idealizzarla e forse a portarla sui livelli immaginari, quei colori che poi sono presenti nel disco. Lei esiste comunque in una qualche realtà. E sarà presente sempre a tutti i miei concerti. Ne sono sicuro.

Cosa ti porti dietro dall'esperienza artistica con Omid Jazi?
L'esperienza con Omid è stata davvero importante e continua ad esserlo oggi.
Quando fu il tempo giusto i primi mesi del 2013 e il diario fu pieno,scesi in Italia, e volevo fare due cose, Vedere Marion e trovare un arrangiatore per il Disco.
Non persi tempo, provai a contattare Omid Jazi, che mi aveva colpito per la sua grande umiltà e il grande capolavoro che fu il disco e il tour di Wow.
Fortunatamente mi rispose, e con un entusiasmo e vigore gli scrissi che dovevo registrare un album e che avevo bisogno di una persona che potesse buttare dentro professionalità, ma anche una grande sensibilità emotiva e Omid la sentì da subito.
Il 26 Aprile del 2013 dell'anno scorso andai a Modena e registrammo 14 brani del windmill girl album. Anche se la strada mi regalò più di una trentina di canzoni. Sta di fatto che Omid capii lo spirito, l'importanza della storia.
Non c'era solo un accordo economico oppure stilistico, quello che mi interessava trovare era la sincerità che gli avrebbe permesso di non modificare il principio dell'opera.
Mi fidai di lui.

Chi ancora non ti conosce dove può ascoltare/acquistare il tuo disco?
Allora, dal 17 febbraio 2014 è disponibile in digitale su tutti i maggiori Digital Stores, Itunes, Spotify, Deezer, Amazon, Google play etc...
Fisico attualmente ho stampato i primi 300 esemplari limitati che si possono acquistare ai concerti o se mi beccate per strada, oppure scrivendo una mail a [email protected] ve lo spedisco.

Cosa ne pensi del ritorno del vinile e a quando una tua uscita su vinile?
Mi piace l'idea del vinile, ascolto vinili del passato, alcuni del mio babbo.
Prenderò in considerazione l'idea di dare alla stampa 100 vinili di Windmill Girl una volta finita la prima stampa dei cd.
Sarebbe fantastico averlo già adesso.

Disegneresti per noi un mulino a vento?

vedi fotogallery

 


Salvatore (Saso) Signoretti

(foto dalla rete)


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