Intervista al Sen. Sergio Lo Giudice. LGBT in Russia "Italia porga argini all'utoritarismo di Putin"
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Intervista al Sen. Sergio Lo Giudice. LGBT in Russia "Italia porga argini all'utoritarismo di Putin"

mercoledì 20 novembre, 2013

BOLOGNA, 20 NOVEMBRE 2013 - E' ormai lanciato l'allarme contro l'austera politica di Vladimir Putin nei confronti dei LGBT in Russia (e non solo) e non possiamo chiudere gli occhi. All'urlo della ferita russa aperta dal Presidente Putin, accorre anche l'Italia e proprio di questo ci ha parlato il Sen. Sergio Lo Giudice. [MORE]

Quali crede che siano i provvedimenti che l'Italia dovrebbe prendere per contrastare questo - mi consenta il termine - autoritarismo di Vladimir Putin, il quale sfocia ovviamente nella violazione dei diritti umani?

L’Italia , in questo come in altri casi, dovrebbe rispettare quella clausola dei diritti umani che l’Unione Europea si era impegnata ad applicare e che consiste nel porre la questione delle violazioni dei diritti fondamentali ai propri partner commerciali. Se ci fosse un impegno condiviso dei paesi UE in questa direzione molte cose potrebbero cambiare nel mondo.

Le discriminazioni e quasi, oserei dire, le "persecuzioni" che avvengono verso gli omosessuali in Russia sono un problema che non merita un silenzio internazionale. Crede che la politica italiana possa fungere da freno contro queste inammisibili violazioni?

La violazione dei diritti delle persone lgbt in Russia è un capitolo importante di una regressione generale del paese guidato da Putin sui diritti umani fondamentali. Io stesso sono stato coinvolto nel 2006 nell’impedimento violento a svolgere il primo Gay Pride a Mosca. (http://www.sergiologiudice.it/?p=3181) L’Italia potrebbe e dovrebbe agire in sede europea e ONU per porre con forza questo tema.

Pensa che le violazioni dei diritti LGBT possano mettere a rischio le relazioni tra Europa e Russia?

Temo che l’Unione Europea non abbia nessuna intenzione di mettere a rischio le relazioni con la Russia , ma rischia così di caratterizzare la sua identità sugli obiettivi economici e di trascurare la costruzione di quella Europa dei diritti che è elemento centrale del progetto europeo.

Vuole lanciare un appello al Presidente Vladimir Putin?

Non ho appelli da lanciare a Putin, che ha dimostrato di non essere per niente sensibile sul piano dei diritti civili. Oggi, in conferenza stampa al Senato, insieme ai promotori della Campagna SOS Russia abbiamo lanciato un appello al presidente Enrico Letta affinché, insieme ai partner europei, usi la leva delle relazioni economiche per porre degli argini all’autoritarismo del regime putiniano. Questa è la strada che l’Italia può percorrere.

(immagine da queerblog.it)

Rossella Assanti


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