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NEW YORK, 16 OTTOBRE – Steve Jobs avrebbe potuto salvarsi se si fosse affidato alla medicina tradizionale. È questa la tesi che Ramzi Armi, studente di Harvard, ha diffuso su internet e che sta facendo il giro del mondo. Secondo il ricercatore il tumore al pancreas di Jobs non avrebbe ricevuto le cure giuste, causa sufficiente a provocargli “una morte precoce ed evitabile”. [MORE]
Immediata la risposta del gastroenterologo Filippo Cremonini che, pur non smentendo la tesi avanzata da Armi, sottolinea come la diagnosi sia inappropriata in mancanza della conoscenza diretta del caso. “Agghiaccianti semplificazioni per un giovane che non è né un medico né un oncologo accademico” commenta Cremonini, che accusa il giovane studente olandese di aver violato anche alcune regole basilari di buona condotta, fra cui mentire sostenendo che il 100% dei suoi pazienti siano guariti dal tumore”.
A sua difesa Armi sostiene di aver parlato “solo sulla base di notizie riportate dai media”. Per il ricercatore Jobs avrebbe sbagliato nell’indirizzarsi verso ogni tipo di medicina alternativa prima di rivolgersi alla medicina tradizionale, cioè quando era troppo tardi. A carico del ricercatore adesso anche l’accusa di aver infangato il buon nome di Harvard e di tutte le sue equipe di ricerca che “faticano a lungo ed ogni giorno per ottenere i finanziamenti”.
Cecilia Andrea Bacci