Michelle Obama come Maria Antonietta
Estero

Michelle Obama come Maria Antonietta

domenica 8 agosto, 2010

NEW YORK – Continuano le polemiche negli Stati Uniti per le vacanze da sogno della first lady Michelle Obama.
Secondo indiscrezioni, durante la vacanza regale sulla Costa del Sol, in Andalusia, la moglie del presidente ha sfoggiato abiti e gioielli da fare invidia ai reali di Spagna che la ospitano.
Anche la mondanità delle feste, che hanno visto presenti attori e uomini dello spettacolo tra cui Banderas ed Eva Longoria, ha attirato l’attenzione dei critici.
Infatti, mentre la “neo regina d’America” si gode il suo riposo, in Usa impazzano le polemiche.[MORE]
Tutto nasce dalla scoperta delle spese esorbitanti che sta sostenendo il governo per la vacanza, spese che vanno tutte a carico dei contribuenti e in questo periodo di recessione, la peggiore da 90 anni, non è una mossa “politically correct”.
Il Daily News si è spinto ancor oltre, paragonando l’inquilina della Casa Bianca addirittura alla regina di Francia Maria Antonietta, divenuta famosa nella storia per le costosissime feste reali organizzate in noncuranza del popolo che moriva di fame.
Fu una delle micce della Rivoluzione Francese.
Ovvio che in Usa siamo ben lontani da una nuova Rivoluzione, ma quest’altra brutta figura sta facendo precipitare ancor di più la popolarità del presidente, già ridotta ai minimi termini.
Ma oltre agli abiti e i gioielli, il New York Times ricostruisce l’intera vacanza di Michelle.
Il famoso giornale sostiene che Miss Obama si è fatta “scortare” da 40 amici che alloggiano in uno tra i 10 alberghi più famosi e costosi al mondo: Villa Padierna di Marbella.
A tutto questo si aggiunge l’aereo presidenziale, l’Air Force One, “parcheggiato” nelle vicinanze, e la lunga carovana di 13 automobili governative che si spostano in ogni movimento della first lady.
Ovviamente la Casa Bianca smentisce affermando che tutte le spese sono “private” e sono sostenute dalla famiglia di Michelle, ma è evidente che non è così.
Basti pensare che sia le auto che l’aereo di Stato, per non parlare dei servizi di sicurezza, sono tutti pagati dai contribuenti americani.
Quindi il paragone Michelle-Maria Antonietta sembra calzante.
 


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