Piazza Affari, Resoconto della giornata (24/07/2013)
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Piazza Affari, Resoconto della giornata (24/07/2013)

mercoledì 24 luglio, 2013

MILANO, 24 LUGLIO 2013 – Buona la performance odierna di Piazza Affari con il Ftse Mib in progresso dell'1,26% a 16.442 punti. Sulla stessa lunghezza d’onda le altre Borse europee: Cac 40 (+1,01%), il Dax (+0,78%) il Ftse 100 (+0,35%) e l'Ibex (+1,47%). A sostenere i listini europei, i dati dell’indice Pmi che - alla lettura preliminare di luglio - ai massimi da un anno e mezzo, si è attestato a 50,4 punti, in aumento rispetto al dato precedente di giugno a 48,7 punti e dal consenso posto a 49,3 punti. Questo, fa sperare che l’Eurozona si stia lasciando alle spalle la fase di contrazione. Il Dow Jones al momento della scrittura è flessione idello 0,29%, mentre il Nasdaq è di misura sopra la parità 0,03%.

Chiusura in flessione per lo spread tra Btp e bund tedeschi, che registra 272 punti base (282 ieri in chiusura), con il rendimento del titolo decennale al 4,37%. A Milano, sull’indice principale bene il comparto dei bancari: Ubi Banca +3,93%, Unicredit +3,05%,Intesa Sanpaolo +1,59%, Mediobanca +1,69%, Bper +3,49% e Bpm +2,64%. Positive anche Fiat (+2% a 6,13 euro), e Telecom Italia (+1,64% a 0,528 euro). Maglia nera per Tod's (-3,94% a 119,5 euro), male anche Saipem (-1,81% a 15,75 euro). Sul resto del listino Rcs in progresso del 4,78%, bene L'Espresso (+2,41% a 0,85 euro). [MORE]

E, con Piazza Affari già chiusa, arriva il giudizio di Standard & Poor's che vede a tinte scure il futuro del nostro Paese: «Il Pil dell'Italia, dopo il -1,9% previsto per il 2013, avrà segnato un calo in termini reali del 9% negli ultimi sei anni con un -25% per gli investimenti e un prodotto pro-capite inferiore ai livelli del 2007. Non ci aspettiamo che questa tendenza si inverta significativamente nel 2014», lo scrive Standard & Poor's, che ha anche tagliato - ad eccezione di Intesa Sanpaolo e UniCredi - il rating di lungo periodo di 17 banche italiane: Ubi Banca, Credem che scendono a livello 'BBB-'; Fga Capital, Iccrea e Mediocredito a 'BB+'; Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banco Popolare a 'BB'; infine Unipol Banca a 'BB-'. L’agenzia di rating ritiene che «le banche italiane operano in un ambiente con alti rischi economici, lasciando le banche più esposte a una recessione più profonda e lunga di quanto pensavamo». Così, S&P's mantiene l'outlook negativo su tutto il comparto bancario italiano, ad «eccezioni sono Banca Carige e Dexia Crediop, i cui rating restano in 'Creditwatch' negativo, ovvero sotto osservazione per un possibile taglio».

Vedremo se questo condizionerà la seduta di domani.

Rosy Merola
 


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