Roberta Ragusa: una lettera a "Chi l'ha visto?" descrive Antonio Logli come una persona aggressiva
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Roberta Ragusa: una lettera a "Chi l'ha visto?" descrive Antonio Logli come una persona aggressiva

giovedì 19 settembre, 2013

PISA, 19 SETTEMBRE 2013 - La scomparsa di Roberta Ragusa è ormai nota a tutti i cittadini italiani. Il caso della donna scomparsa da San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, il 14 Gennaio 2012 ha conquistato non solo l'attenzione dei media, ma anche quella della popolazione.

Dopo la testimonianza di Loris Gozi ed a seguito delle sue recenti dichiarazioni, che descrivono atti intimidatori avvenuti da parte di Sara Calzolaio nei suoi confronti (dichiarazione avvenuta durante la trasmissione "Quarto Grado"), Antonio Logli e la sua nuova compagna vengono indicati come "colpevoli" dall'opinione pubblica.

L'eccessiva morbosità che ruota attorno alla figura di Roberta Ragusa ed i giudizi affrettati di molte persone che si sono "appassionate" al caso, potrebbero ostacolare il lavoro degli inquirenti, i quali hanno iscritto nel registro degli indagati sia il marito della donna, che Sara Calzolaio ed il suocero di Roberta Ragusa (questi ultimi due, rispettivamente per favoreggiamento e concorso in occultamento di cadavere).[MORE]

Il noto programma televisivo "Chi l'ha visto?" ha ricevuto una lettera anonima, firmata "Una donna angosciata". Nella missiva, veniva descritto il carattere di Antonio Logli, che viene dipinto come una persona aggressiva ed in grado di aprire serrature, di muoversi senza dare nell'occhio. Inoltre, veniva sottolineato che l'uomo sostiene che il negare -anche l'evidenza- sia il modo migliore per affrontare eventuali problemi.

I giornalisti di "Chi l'ha visto?" hanno avuto modo di constatare che vi sono alcuni riscontri oggettivi in quanto descritto dalla donna che ha scritto la lettera. Ciò nonostante, proprio per evitare che estranei al caso possano segnalare "anomalie" nell'atteggiamento di Antonio Logli, non sono stati divulgati ulteriori dettagli. Viene comunque reso noto che l'autrice della missiva indica l'uomo come colpevole di aver incendiato un'automobile per vendetta.

Per il momento, non si può escludere con certezza che si sia trattato del messaggio di una persona che segue morbosamente il caso di Roberta Ragusa, tantomeno sottovalutare il contenuto della lettera. In questo caso, l'attenzione dei cittadini nei confronti della donna scomparsa, potrebbe realmente ostacolare il lavoro delle autorità.

Sebbene Antonio Logli possa risultare vendicativo, aggressivo e quant'altro, il tutto non costituisce prove che possano attribuirgli l'omicidio della donna (le prove che stanno cercando gli inquirenti dovranno essere legate al caso). Per questa ragione, è probabilmente opportuno lasciare che le forze dell'ordine svolgano il loro lavoro basandosi su fatti concreti. A fine Settembre verrà utilizzato un georadar nel tentativo di individuare il corpo di Roberta Ragusa e, da quanto emerge, verranno analizzati luoghi che risultano essere di facile accesso ad Antonio Logli.

Per approfondire:
Scomparsa di Roberta Ragusa: ricostruzione del caso. Intervista alla criminologa Immacolata Giuliani (Link)

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(In foto Roberta Ragusa, da cronaca.nanopress.it)

Alessia Malachiti


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