Sanità: le Regioni contro il decreto legge
Salute Calabria

Sanità: le Regioni contro il decreto legge

martedì 4 settembre, 2012

ROMA, 04 SETTEMBRE 2012 - Le Regioni sarebbero pronte a diffidare il governo se presenterà i provvedimenti sulla salute sottoforma di decreto legge. Lo riferisce l'agenzia aggiungendo che sono anche pronte a ricorrere alla Corte Costituzionale e a chiedere l'intervento del capo dello Stato. Non ci sono "elementi di decretazione d'urgenza" nel cosiddetto decretone sulla salute messo a punto dal ministro Renato Balduzzi e che domani dovrebbe andare al Cdm. Lo afferma la Conferenza delle Regioni alla fine di una seduta straordinaria, approvando l'ordine del giorno. [MORE]

Inoltre la Conferenza nota che "non sono stati recepiti molti emendamenti presentati dalle Regioni" e "ribadisce la volontà di proseguire un lavoro di confronto finalizzato alla sottoscrizione del nuovo Patto per la salute (2013-15)". Così l'ordine del giorno approvato oggi dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in merito alla "bozza di decreto sulla sanità proposto dal Governo". Per l'assemblea la decretazione d'urgenza ("strumento il cui utilizzo va limitato, come autorevolmente richiamato dallo stesso Presidente della Repubblica") in questo caso non è necessaria, "in quanto sono presenti aspetti normativi anche di dettaglio e di programmazione di competenza delle Regioni, mentre mancano o sono state riproposte in modo non concordato le disposizioni su cui si era incentrato il confronto fra il Ministero della Salute e Regioni, portato avanti in questi giorni: le norme per l'indennizzo degli emotrasfusi, la revisione della normativa antincendio, le norme definitive sull'esercizio della libera professione, l'utilizzo dei farmaci off-label, i precari per le Regioni con i piani di rientro".
 


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