LONDRA, 10 GIUGNO 2013 - Una news in ambito salutistico che gioverà senza dubbio alle tante mamme in dolce attesa obbligate ad effettuare le analisi dell’amniocentesi, tecnica alquanto invasiva che svela la salute del nascituro.
Dalla capitale inglese infatti, uno studioso, Kypros Nicolaides, dell'Harris Birthright Research Centre for Fetal Medicine del King's College ritiene che attraverso un particolare esame ematico da effettuare nei primi tre mesi di gestazione è già possibile scoprire anomalie fetali, quali la sindrome di Down.[MORE]
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Ultrasound in Obstetrics & Gynecology. Secondo quanto riferito dal ricercatore: «Il nostro studio ha dimostrato che il vantaggio principale del test è la sostanziale riduzione del tasso di falsi risultati positivi. Altro grande vantaggio è la segnalazione dei risultati secondo la prospettiva di rischio molto alto o molto basso che rende più facile per i genitori decidere a favore o contro i test invasivi».
In pratica: «Lo screening per la trisomia 21 per mezzo del test cfDNA, subordinato ai risultati del test combinato espanso, manterrebbe i vantaggi del metodo attuale di proiezione , ma con un grande contemporaneo aumento percentuale di individuazione e di diminuzione del tasso dei test invasivi».
Tutta l’equipe medica garantisce: «Questo tipo di esame è ancor più affidabile rispetto alle attuali metodiche di screening disponibili e potrebbe ridisegnare gli standard nei test prenatali». Infatti 1.005 gestanti alla decima settimana sono state sottoposte a queste innovative analisi ematiche per scoprire la trisomia 21, 18, e 13 con risultati tuttavia altamente sensibili e specifici. Si pensa sul serio ad una possibile 'alternativa attendibile.
(fonte: www.lastampa.it)
Rosalba Capasso
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