Usa, Obama: "L'economia è in ripresa. Siamo liberi di scegliere il nostro futuro"
Estero Sicilia

Usa, Obama: "L'economia è in ripresa. Siamo liberi di scegliere il nostro futuro"

mercoledì 21 gennaio, 2015

WASHINGTON, 21 GENNAIO 2015 - Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel suo discorso sullo stato dell'Unione dinanzi al Congresso riunito, ed in diretta TV a reti unificate, ha fatto sapere che la crisi è ormai superata, e che l'America è riuscita a venir fuori dalla recessione.[MORE] 

Il discorso di Barack Obama sullo stato dell'Unione

"Abbiamo gettato nuove fondamenta: iniziamo insieme un nuovo capitolo", ha dichiarato il presidente Usa, "l'America è risorta dalla recessione" ed "è ora di voltare pagina", “siamo liberi di scegliere il nostro futuro e cosa vogliamo per i prossimi quindici anni”. Nel suo sesto discorso sullo stato dell'Unione Obama si fa, così, forte della ripresa economica, reclamando anche nuove misure per la classe media, ed affermando che occorre dire no "a un'economia che dia vantaggi enormi solo a pochi". "L’ombra della crisi è passata, stasera voltiamo pagina. Ora dobbiamo decidere che paese saremo nei prossimi decenni: uno dove pochi vivono spettacolarmente bene, oppure uno dove tutti coloro che si sforzano ricevono una giusta opportunità di riuscire".

Nel suo enunciato il presidente ha, poi, affrontato temi delicati, condannando anche "la persecuzione di donne, minoranze religiose, lesbiche, gay, bisessuali e transgender", uitlizzando così termini mai usati prima da un presidente Usa in un discorso pubblico.

Una parte del suo esposto, inoltre, ha puntato sul problema della pirateria informatica, in merito al quale Obama ha specificato che "nessuna nazione straniera, nessun hacker dovrebbe essere in grado di attaccare le nostre reti, rubare i nostri segreti commerciali o invadere la privacy delle famiglie americane, specialmente dei nostri bambini, dobbiamo essere certi che il nostro governo impieghi l'intelligence per contrastare i cyber- attacchi. Chiedo al Congresso di approvare finalmente la legge di cui abbiamo bisogno - ha continuato il presidente - per rispondere meglio all'evoluzione degli attentati informatici, contrastare il furto di identità e proteggere le informazioni dei nostri figli. Se non si agisce, si lascia la nostra nazione e la nostra economia in una situazione di vulnerabilità".

Il presidente Usa ha, inoltre, ricordato la strage di Parigi e l'attacco terroristico al Charlie Hebdo, affermando: "Da una scuola in Pakistan alle strade di Parigi, siamo con la gente che nel mondo è stata colpita dai terroristi". 

(Foto dal sito mashable.com)

Katia Portovenero


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