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FIRENZE, 10 NOVEMBRE 2011 Ormai è un lontano ricordo il tempo in cui in Italia solo pochi “eletti”, ritenuti dai più degli sconsiderati imprudenti, si spingevano a fare acquisti in “rete”. [MORE]
Un utente su tre acquista ormai in rete. E’ quanto risulta da un’indagine statistica resa nota dal Politecnico di Milano. Gli acquirenti sono quindi nel nostro Paese circa nove milioni.
Abbigliamento ed editoria fanno la parte del leone nelle preferenze degli acquirenti telematici, ma anche musica e prodotti destinati all’alimentazione e alla salute si difendono bene.
Il presidente del Consorzio del Commercio Elettronico Italiano (Netcomm), Roberto Liscia, non nasconde la propria soddisfazione: "Oggi più che mai, in un contesto di crisi globale, l'e-commerce non è un'opportunità ma un'esigenza per le imprese italiane".
Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che si acquista sì sempre più, anche dall’ estero, ma l’export italiano non cresce con altrettanto vigore, anche perché molte aziende della Penisola non sono neppure presenti in rete.
Paradossalmente, i consumatori appaiono quindi più propensi a rischiare di quanto non lo siano gli imprenditori, per i quali il rischio dovrebbe invece essere il “pane quotidiano.
Raffaele Basile
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