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Berlusconi: patto scellerato tra fini e magistrati

Redazione Calabria
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Berlusconi: patto scellerato tra fini e magistrati
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 - Roma, 17 apr. - Ricorre al latino, parlando di "pactum sceleris tra Fini e magistrati", e Silvio Berlusconi scatena le reazioni dell'Anm e dello stesso presidente della Camera, in un nuovo picco dello scontro sul terreno della giustizia. Al centro della polemica, l'idea di una 'intesa' per bloccare riforme sgradite tra l'inquilino di Montecitorio e i rappresentati delle toghe, questa l'accusa mossa dal presidente del Consiglio. Probabilmente, pesa anche il significato tecnico di quella locuzione latina che chi si occupa di diritto ha ben presente: il 'pactum sceleris' e' infatti, spiegano i manuali, "l'accordo raggiunto tra due o piu' soggetti per commettere una o piu' azioni delittuose". [MORE]La base, in altre parole, di quello che l'articolo 416 del codice penale prevede come reato di associazione per delinquere.Giuseppe Cascini, segretario dell'Associazione nazionale magistrati, censura dunque "una grave calunnia, e non posso che rispondere che e' totalmente falso". Intervistato a In 1/2 ora, invita Berlusconi "a farci vedere questo documento", perche' non si puo' continuare con "questo metodo di avvelenare le acque senza portare alcuna prova a sostegno". La medesima richiesta arriva da Gianfranco Fini, che aveva gia' in programma per domani un incontro a Montecitorio con la Giunta Anm. Il presidente della Camera afferma che "l'escalation di quotidiane menzogne di Berlusconi non e' piu' tollerabile", sottolineando che "anche oggi, e per l'ennesima volta, il presidente del Consiglio ha detto di avere le prove di un patto scellerato che avrei sottoscritto con la magistratura per impedire le riforme della giustizia". "Lo sfido - aggiunge - a dimostrare quel che dice: dica il nome del magistrato che glielo avrebbe detto, e fornisca le prove a sostegno delle sue parole. Se non rispondera', cosa di cui sono certo, gli italiani - conclude Gianfranco Fini - avranno la prova che non sa cosa significhi la parola vergogna".
"L'escalation di quotidiane menzogne di Berlusconi non e' piu' tollerabile", dice Gianfranco Fini nella nota in cui sottolinea che "anche oggi, e per l'ennesima volta, il presidente del Consiglio ha detto di avere le prove di un patto scellerato che avrei sottoscritto con la magistratura per impedire le riforme della giustizia".
"Lo sfido - prosegue il presidente della Camera - a dimostrare quel che dice: dica il nome del magistrato che glielo avrebbe detto, e fornisca le prove a sostegno delle sue parole. Se non rispondera', cosa di cui sono certo, gli italiani - conclude Gianfranco Fini - avranno la prova che non sa cosa significhi la parola vergogna". "Ora basta, e' arrivato il momento di dire che i magistrati fanno un patto solo con la legge, a cui sono subordinati". Cosi' il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, intervistato dal Tg3, replica alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in merito ad un presunto patto tra Gianfranco Fini ed i magistrati. "Se si hanno prove o documenti di presunti patti - ha aggiunto Palamara - li si dimostri, altrimenti scendiamo nel tema delle affermazioni calunniosi".


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Scritto da Redazione Calabria

Giornalista di InfoOggi

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