Cirque du Soleil 3D: Mondi Lontani, magia ad alta quota
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Cirque du Soleil 3D: Mondi Lontani, magia ad alta quota

venerdì 25 gennaio, 2013

La ricerca dell’amore, il sogno e il pericolo. Sono questi gli ingredienti principali di Cirque du Soleil 3D: Mondi Lontani, l’opera prodotta da James Cameron (Titanic, Avatar) e diretta da Andrew Adamson (Shrek, Le Cronache di Narnia) che uscirà nelle sale il 7 Febbraio.

Il film, proprio come gli spettacoli del famoso circo canadese, non consiste in un semplice susseguirsi di numeri ed acrobazie, ma si sviluppa intorno ad una trama centrale. In questo caso il nucleo della storia è rappresentato da due giovani innamorati che affrontano numerosi ostacoli per riuscire ad incontrarsi e realizzare il proprio desiderio.[MORE]

L’inizio della vicenda si svolge in un circo tradizionale con i due protagonisti, interpretati dall’artista Erica Kathleen Linz e dal trapezista Igor Zaripov, che si innamorano a prima vista. Durante un’esibizione però, il trapezista viene inghiottito da una voragine nella quale scompare drammaticamente. La ragazza lo segue ritrovandosi in un nuovo mondo fatto di sogno e magia, fuori dal tempo e dallo spazio: il mondo del Cirque du Soleil. La scelta di ambientare la primissima parte del film in un circo tradizionale è stata fatta dal regista per sottolineare il distacco e le differenze tra il Cirque du Soleil e gli altri spettacoli circensi tradizionali, come dichiarato dal regista stesso.

Il film si basa sulle performance di sette spettacoli che sono attualmente in scena a Las Vegas: O, Kà, Mystère, Viva Elvis, Sriss Angel Believe, Zumanity e Beatles Love. Adamson e Cameron hanno scelto di non utilizzare effetti speciali per mascherare i fili e le imbragature dei protagonisti, per dare la possibilità allo spettatore di cogliere la grande fisicità e l’incredibile agilità degli artisti, oltre al loro immenso coraggio.

Per rendere meglio l’idea del pericolo che questi artisti devono affrontare, sono state posizionate dieci telecamere 3D ed effettuate riprese da grandi altezze, in modo da dare allo spettatore un senso di vertigine e permettergli di apprezzare tutti i dettagli dell’esibizione, dalle coreografie ai costumi, e di viverle all’interno da una posizione privilegiata. Particolarmente suggestive sono le scene nelle quali l’elemento dominante è l’acqua, che secondo il direttore artistico Pierre Parisien rappresenta ‹‹sia la vita che l’inconscio, lo stato onirico e l’illusione data dal suo riflesso››, e la parte in cui degli artisti travestiti da super eroi compiono incredibili balzi da trampolini e tappeti elastici, accompagnati dalle musiche di Elvis Presley.
Proprio la colonna sonora ha una parte fondamentale in questa pellicola nella quale non vi sono dialoghi e la musica ricopre la funzione di linguaggio universale. Oltre ai brani originali composti da Benoit Jutras, le evoluzioni degli acrobati sono accompagnate tra le altre da celebri canzoni dei Beatles e del già citato ‘Re del rock’.

Un prodotto sicuramente di qualità e si spera di un certo successo, se questo dovesse servire a risollevare le sorti dell’organizzazione canadese che a causa della crisi ha licenziato 400 dipendenti dei 5000 che fanno parte della sede centrale di Montreal.

Paolo Massari


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