NEW YORK, 9 MARZO - La tensione in Corea del Nord si sta sempre più accrescendo. Ne è conferma la fibrillazione degli Usa, aperti a qualsiasi soluzione, compresa quella militare. Secondo l’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley, «tutte le opzioni sono sul tavolo».[MORE]
L’ambasciatrice ha espresso il proprio pensiero a margine della riunione del Consiglio di sicurezza. Secondo Haley «il leader di Pyongyang, Kim Jong-un non è una persona razionale che agisce razionalmente, e questa non è una situazione normale» - avverte. Un appello anche agli alleati: «Gli Stati membri rafforzino le azioni che andranno ad adottare».
In questa vicenda, fondamentale potrebbe essere il ruolo della Cina, che potrebbe ritagliarsi uno spazio in vista delle difficoltà delle ultime ore tra Stati Uniti e Corea del Nord. Un ruolo di negoziazione piuttosto inedito ma possibile, alla luce degli esperimenti militari coreani. La Cina sarebbe pronta, secondo il ministro estero Wang Yi, «a far partire il semaforo rosso, attivare gli scambi, e far entrare in funzione i freni per evitare la collisione».
Lo scorso lunedì, sono stati sganciati quattro missili alla volta del Giappone, in risposta alle esercitazioni congiunte in atto tra la gli Usa e la Corea del Sud. Ora la Cina chiede alla Corea del Nord l’immediato arresto dei lanci, onde evitare tensioni ormai rivelatesi estreme a giudicare anche dai malumori di Tokio. Lo sviluppo della crisi sarà valutato a margine della prossima settimana, con il viaggio del neo segretario di Stato americano Rex Tillerson che sarà a Tokio, Seul e Pechino tra mercoledì e domenica.
foto da: thenewscommenter.com
Cosimo Cataleta
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