Dal 2 Marzo parte in tutte le diocesi italiane il prestito della speranza
Chiesa e Società Calabria

Dal 2 Marzo parte in tutte le diocesi italiane il prestito della speranza

domenica 1 marzo, 2015

La parola speranza ha sempre suscitato nel cuore di tutti sentimenti positivi e buoni. E' la speranza che deve accompagnare l'uomo ed è proprio la parola speranza che viene usata per presentare un'importante iniziativa a favore della povertà e dei bisogni familiari. Stiamo parlando del "prestito della speranza" promosso dalla CEI e dalle Caritas diocesane.

L'obiettivo è uno: erogare più credito alle famiglie e persone in temporanea difficoltà, favorire il finanziamento di microimprese, generando quindi nuovi posti di lavoro. Siamo alla terza fase del “Prestito della Speranza”, presentato giovedì mattina a Roma nel corso di una conferenza stampa alla Radio Vaticana, moderata dal direttore di “Avvenire” Marco Tarquinio. [MORE]


Ad oggi , con 26 milioni di credito erogato a 4.500 famiglie, l’iniziativa rappresenta “la più importante esperienza italiana di microcredito”. “Insieme al credito sociale rivolto alle persone e alle famiglie – ha spiegato il card. Angelo Bagnasco, Presidente della Cei – ora l’iniziativa si aprirà anche al finanziamento verso le microimprese o le nuove iniziative imprenditoriali, capaci di creare opportunità d’investimento e nuovi posti di lavoro”.


“L’emergenza lavoro e la nuova occupazione – ha proseguito il porporato – rappresentano gli obiettivi veri del Prestito della Speranza che, con Intesa Sanpaolo per il biennio 2015-2016, auspichiamo di poter ottenere erogando più credito e a tassi molto contenuti a famiglie e persone in temporanea difficoltà”.

A partire, quindi, dal prossimo 2 marzo, attraverso la rete delle Caritas diocesane, il Prestito della Speranza 3.0 – come è stata definita la terza fase – sarà riproposto su tutto il territorio nazionale nelle filiali specializzate del Gruppo Intesa San Paolo con la collaborazione di circa 300 volontari, ex dipendenti dell’Istituto Bancario, che ascolteranno, dopo aver ricevuto le segnalazioni da parte delle diocesi italiane, i richiedenti.


La rete delle diocesi italiane insieme alle Caritas - ha detto il presidente dell’Organismo pastorale della Cei, mons. Luigi Bressan - cerca di rispondere ai bisogni della nostra gente nei 5 mila Centri di ascolto offrendo tanti servizi essenziali”. “Alla Caritas spetterà la prima accoglienza e il dare il giusto consiglio alle famiglie e alle persone perché esaminino questa possibilità aiutate dall’associazione dei volontari Vobis. Non vogliamo fare assistenzialismo – ha spiegato il presule - ma essere un organismo che accompagna le persone nel loro sviluppo perché possano crescere e contribuire allo sviluppo della società”.


Come sarà possibile il Prestito della Speranza si articolerà in due forme di credito: il “Credito sociale”, destinato alle famiglie disagiate, con un prestito di importo massimo di 7.500 euro (nei precedenti step l’importo massimo era 6.000 euro) erogato in 6 rate bimensili di € 1.250 ciascuna come forma di sostegno al reddito; “Credito fare impresa”, destinato alle microimprese a bassa capitalizzazione o di nuova costituzione, con un prestito erogato in unica soluzione dell’importo massimo di € 25.000. Particolare attenzione verrà rivolta ai giovani under 40. I tassi applicati, che si avvalgono del funding Bce e della garanzia assicurata dalla Cei, sono fissi e pari al 2,50% per i prestiti erogati alle famiglie, con una rata mensile media indicativa di 138 euro e al 4,60% per le microimprese, con una rata/mese stimata in 468 euro. La durata del prestito è di complessivi 6 anni di cui 5 di ammortamento che decorre dopo 12 mesi dall’erogazione.

Per ulteriori informazioni, ognuno si potrà rivolgere alla sede Caritas della propria diocesi di appartenenza

Don Francesco Cristofaro

www.donfrancescocristofaro.it


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