ROMA, 02 APRILE 2013 - Depositata e approvata dall’Aula della Camera un'unica risoluzione, attraverso cui il governo si impegna ad emanare il decreto legge per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione in favore delle imprese. In particolare, il provvedimento prevede che - tra 2013 e 2014 - vengano sbloccate due tranche da 20 miliardi ciascuna, al fine di rimborsare le imprese che presentano all'attivo dei crediti nei confronti della Pubblica amministrazione.
«Siamo ora in condizioni di guardare a dei provvedimenti che indubbiamente avranno effetti espansivi sull'economia, in un quadro generale di rispetto delle regole che presiedono al finanziamento e all'andamento della finanza pubblica nel quadro europeo, ma che utilizzano margini di flessibilità che fino a poco tempo fa erano preclusi», ha dichiarato il sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani, durante la discussione in Aula.
Il sopraindicato provvedimento - siglato da Pd, M5s, Pdl, Lega, Sel, Cd e Sc – si compone di otto articoli, che spiegano come si procederà all’attuazione del piano biennale da 40 miliardi di euro per il pagamento dei debiti di enti locali, Regioni e Pubblica amministrazione centrale . [MORE]
Secondo quanto emerge dalla lettura della bozza del decreto, si evidenzia la possibilità per le Regioni di anticipare al 2013 l'aumento dell'aliquota addizionale Irpef (notizia che non farà di certo felici i cittadini). Inoltre, per il pagamento dei debiti, si è stabilito di allentare il patto di stabilità interno, al fine di consentire immediata liquidità a regioni ed enti locali. A tal riguardo, si è pensato di istituire il «fondo per assicurare la liquidità di pagamenti certi liquidi ed esigibili destinato alle amministrazioni locali con scarse risorse in cassa con una con una dotazione di 3 miliardi di euro per il 2013 e di 5 miliardi per il 2014. Tra i vari punti dei quali si chiede l'impegno del governo c'è anche la richiesta della "costruzione di un vero bilancio federale».
Oltre a ciò, sono state previste anche delle sanzioni (due mensilità retributive al netto delle imposte) per i responsabili degli enti locali che - nel corso dell'anno - non avranno effettuato almeno il 90% dei pagamenti comunicati al Tesoro.
Infine, nel documento si precisa anche che il riparto tra i singoli enti sarà stabilito dal ministero dell'Economia entro il 15 maggio.
(fonte: Il Sole 24 Ore, La Repubblica)
Rosy Merola
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.