E se ci fosse un gatto?

domenica 6 gennaio, 2013

ROMA, 6 GENNAIO 2013 – In occasione dell’Epifania, che celebra l’episodio della visita al Messia da parte dei Magi giunti dall’oriente sotto la guida di una stella (riportato solo da Matteo – Mt, 2, 1-12), prima di accantonare le statuine del presepe fino al prossimo appuntamento, merita un cenno una simpatica curiosità che non è passata inosservata alle cronache.

Nella classica rappresentazione della natività quest’anno ha fatto il suo trionfale ingresso addirittura il gatto. Oltre ai tradizionali bue ed asinello, riconfermati e non in cassa integrazione, dal momento che il Vangelo non specifica quali animali fossero presenti nella grotta di Betlemme, perché non dovrebbe esserci posto per gli amici felini?

È accaduto a Roma. Nel presepe allestito dall’Associazione dei Santi Pietro e Paolo nel Cortile di San Damaso in Vaticano, ambientato quest’anno in Bavaria in omaggio a Benedetto XVI, tra la sua casa natale a Marktl am Inn, la cattedrale di Frisinga e la cattedrale di Ratisbona, ai piedi della statuina di fattura napoletana che riproduce lo stesso pontefice, figurano due gattini. La presenza degli intrusi è spiegata anche dal fatto che, com’è risaputo, Benedetto XVI li adora.

Rinviando alla storia dell’arte, rilevano due illustri precedenti storici: la “Madonna col Bambino e Sant'Anna” (“Madonna della Gatta”), una tela di Giulio Romano del 1523 circa, situata nelle Gallerie Nazionali di Capodimonte a Napoli, e la più famosa “Madonna della Gatta” della Galleria degli Uffizi (FI). Federico Barocci la dipinse nel 1598. L’opera, considerata una delle più poetiche del Cinquecento italiano, dopo i lavori di restauro, è stata ospite d’onore nel 2012 della mostra “Famiglia di Famiglie”, organizzata dal Comune di Bresso (MI) in occasione del VII Incontro mondiale delle Famiglie. Per approfondimenti si consiglia il volume “La Madonna della gatta di Federico Barocci dalla Galleria degli Uffizi. Catalogo della mostra (Bresso, 31 maggio- 27 giugno 2012)”, edito da Silvana, a cura di A. Natali e M. Onali.

(Immagine: particolare della "Madonna della Gatta" di Federico Barocci, 1598, olio su tela 233 x 179 cm, Galleria degli Uffizi, Firenze)[MORE]

Domenico Carelli

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