Elezioni - Berlusconi insiste: "Vorrei Tajani Premier, ma manca suo ok"
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Elezioni - Berlusconi insiste: "Vorrei Tajani Premier, ma manca suo ok"

martedì 27 febbraio, 2018

ROMA, 27 FEBBRAIO – Ai microfoni della trasmissione “6 su Radio 1”, Silvio Berlusconi è tornato a fare il nome di Antonio Tajani, attuale Presidente del Parlamento Europeo, come suo potenziale erede e possibile candidato Premier di riferimento per il centrodestra. Tuttavia, c’è da tener conto del fatto che l’ex Commissario ai Trasporti e all’Industria ha già più volte gentilmente declinato l’invito ormai sempre più esplicito ed infatti lo stesso Berlusconi ha poi, nel corso dell’intervista radiofonica, affermato che “attende una sua autorizzazione in tal senso”. [MORE]

“Si tratterebbe in ogni caso di un candidato eccellente, data l’altissima carica che ricopre – ha sottolineato il leader di FI – inoltre, essendo lui il Presidente dell’istituzione europea eletta direttamente dai cittadini, la sua candidatura consentirebbe all’Italia di contare di più in UE e nel mondo”. A fronte dei molteplici desiderata berlusconiani, tuttavia, lo stesso Tajani ha voluto ribadire ancora una volta di non essere interessato a ricoprire la carica offertagli, tagliando corto in merito alle voci di un accordo col centrodestra italiano: “Sono onorato dalle parole di stima, ma ho dedicato l’ultimo anno al lavoro al Parlamento Europeo, credo nel Parlamento e proprio per questo non ho partecipato alla campagna elettorale italiana”.

In ogni caso, Berlusconi ha provato a fugare dubbi sulla esistenza di una spaccatura con i suoi alleati, nonostante il tentativo insistito di individuare possibili candidati Premier alternativi, che possano ottenere un largo consenso politico. “Il programma con cui ci presentiamo è stato firmato insieme a tutti gli alleati – ha dichiarato l’ex Cav – ed io ho accolto tutte le loro osservazioni, così come quelle formulate dagli esperti, tecnici ed economisti, che gli altri membri della coalizione mi hanno proposto. In passato siamo stati costretti a subire forzature dagli alleati sui programmi, ma oggi non è così – ha assicurato – perché abbiamo patti scritti ed alleati che si sono dimostrati validi e leali sia nei momenti favorevoli sia in quelli negativi”. “Mi preoccuperei, dunque, se la Lega non riuscisse ad ottenere un buon risultato – ha poi concluso sull’argomento – perché questo non farebbe assolutamente bene alla nostra coalizione. Anzi, sono certo che Salvini darà un contributo fondamentale alla nostra vittoria e che non avremo bisogno di formare un Governo con il PD”.

Incalzato sulla situazione ereditata dal centrodestra dai Governi della legislatura che volge al termine, Berlusconi ha risposto che i suoi esecutivi “non hanno mai messo le mani nelle tasche degli Italiani. Molte cose sono state vanificate dall’inerzia e dagli errori dei Governi di centrosinistra che sono venuti dopo di noi, peraltro neanche eletti dagli Italiani. Ci si dimentica, poi, dei risultati straordinari che noi abbiamo ottenuto, facendo fare grandi passi in avanti all’Italia”. L’ex Premier è passato a questo punto a rivendicare alcune conquiste che ha attribuito alle sue maggioranze degli scorsi anni: “Se oggi il Paese è più corto, è perché si può andare da Roma a Milano in meno di tre ore e da Roma a Napoli in poco più di un’ora con l’alta velocità ferroviaria. Se i ragazzi italiani hanno un anno di vita in più a disposizione è perché abbiamo cancellato il servizio militare obbligatorio. Se ci sono molti meno incidenti mortali sulle strade è perché abbiamo introdotto la patente a punti, infatti le vittime stradali sono passati da 7.000 a 3.200 all’anno. Se le vittime del terremoto in Abruzzo hanno ottenuto un tetto sicuro e dignitoso sotto il quale vivere in meno di cinque mesi, tutto questo è per il grande lavoro che abbiamo saputo fare”.

In chiusura di intervista, non è mancata una battuta sul calcio e sul Milan: “Mi aspettavo andasse bene, ma potrebbe andare ancora meglio. Non approvo il modulo con una sola punta centrale, ma sono orgoglioso del lavoro che Gattuso sta svolgendo: egli ha infuso nella squadra lo spirito giusto, lo stesso con cui in passato siamo riusciti a vincere in tutto il mondo”. Riguardo ai futuri risultati politici, invece, ha concluso così: “Siamo convinti – ha chiosato – che per far ripartire l’economia di questo Paese non ci sia altra strada se non quella di liberarci dall’eccessiva oppressione fiscale. Siamo certi di vincere questa sfida”.

 

Francesco Gagliardi

 

Fonte immagine: agi.it


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