Fashion blogger rubava ai ricchi per vendere ai poveri
Cronaca Lombardia

Fashion blogger rubava ai ricchi per vendere ai poveri

domenica 25 novembre, 2012

MILANO, 25 NOVEMBRE - Impazza sempre più in rete la voglia di elargire consigli e dire la propria sulle più svariate argomentazioni, in particolar modo quello della moda, che è un business che vale milioni di euro, e tante sono le ragazze che senza né corsi o specializzazioni specifiche si improvvisano dettatrici di tendenze e novità, lo fanno tramite un blog e da lì stabiliscono le leggi in fatto di eleganza, casual o glamour. Le più fortunate, quelle dall’occhio clinico vengono prese in netta considerazione dai grandi atelier e dalle grandi case, in tante si sono improvvisate e una quantità discreta si è affermata come fashion blogger, unendo così la passione per i vestiti ad un vero e proprio lavoro.

Caso leggermente a sé, e che ha destato clamore tra le giovani penne del web, è il caso della fashion blogger milanese, di 25 anni, definita dalle seguaci e dalle altrettante colleghe, una vera e propria guru in fatto di stile, peccato che la sua sia stata una vera e propria caduta di stile.[MORE]

Già, poiché ieri la Polizia Locale del capoluogo lombardo ha arrrestato Olivia-Alessandra Clenin, collaboratrice esterna, anzi ex, di due società la «No Word» e la «Clenin», alle quali ha sottratto illegalmente 220 capi di abbigliamento dei più svariati brand prestigiosi, Manoush, Traffic People, Tuwe' Italia, Vittoria Romano, Ferragamo, Adidas, McCartney, per un ammontare di circa sessanta mila euro. Gli stessi sono stati ritrovati nel suo appartamento in zona Porta Nuova Milano e in altri due loft sempre di sua proprietà siti a Ginevra.

La maestra del fashion pare avesse messo su un vero e proprio showroom, ove fotografava e metteva in vendita gli abiti sul suo blog, Facebook e Linkedin, con tanto di post: «Ho realizzato di aver raccolto una quantità davvero spropositata di bellissimi pezzi che non ho mai messo e così ho pensato di darvi l'opportunità di acquistare i miei vestiti!».

L'Unità antiabusivismo è arrivata a lei, dopo che i titolari delle società avevano denunciato il furto della merce, e dopo alcune ricerche incrociate tra gli abiti mancanti dai set fotografici e quelli messi in vendita dalla blogger, il suo nome è spuntato fuori. Gli inquirenti stanno indagando, se ci siano altre società lese, tra le quali Cavalli e Ferragamo.

Il comandante Tullio Mastrangelo ha dichiarato: «Concluso il servizio di moda faceva sparire qualche abito senza dare nell'occhio. Anche perché era lei a doversi occupare dell'entrata e l'uscita degli abiti. Impossibile notare subito la mancanza di un capo». Nel contempo la ragazza si è giustificata dicendo: «Erano miei vestiti. Io li compro in blocco nei negozi, ma gli scontrini fiscali poi li butto» .

(Foto: Olivia Alexandra Clenin Fonte: lei.excite.it)

Rosalba Capasso

 


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