Formazione e mediazione civile: iniziate le ispezioni del Ministero di Giustizia
Cronaca Toscana

Formazione e mediazione civile: iniziate le ispezioni del Ministero di Giustizia

martedì 5 novembre, 2013

FIRENZE, 5 NOVEMBRE 2013 - Serviva necessariamente un'interrogazione Parlamentare al ministro di Giustizia, per procedere ad una ispezione dell'ovvio? No! Il problema era già stato posto all'attenzione dei Ministri che si sono succeduti in questi ultimi anni. "Non è con le ispezioni "a posteriori" che si risolve il problema", dice Pecoraro dell'A.N.P.A.R.

E' necessario l'eliminazione di " quel silenzio-assenzo" di trenta giorni introdotto con il D.M. 180/2010. Sarebbe, inoltre, cosa utile e giusta accertare che l'intero capitale sociale di diecimila euro, sia stato regolarmente sottoscritto, versato e "vincolato". Questi sono gli elementi che hanno consentito e consentono il proliferare di enti formativi, di organismi di mediazione e di formatori. Si dice anche di organismi che hanno rilasciato attestati non perfettament! e in regola con quanto previsto dal D.M. 180/2010.

Che succederà ora ai mediatori che sono in possesso di questi attestati? Secondo Pecoraro, l'attestato è nulla e sarebbe opportuno che il mediatore, che in coscienza sà di aver frequentato un corso non conforme. rifaccia il corso di aggiornamento, accertandosi che l'organismo sia iscritto nel registro presso il Ministero (aggiornato, purtroppo, a settembre 2012).

E' necessario ricordare che il Ministero, fa obbligo all'organismo di mediazione (da non confondersi con quello di formazione), che accetta la disponibilità del mediatore di richiedere autocertificazione con la quale "sotto la propria responsabilità civile e penale dichiara di avere conseguito l'attestato di aggiornamento a seguito della frequentazione di un corso di 18 ore. Dichiarazione dalla quale possono dipendere gravi canseguenze a carico del mediatore.

Mi auguro, conntinua Pecoraro, che le verifiche ispettive riguardino anche gli enti pubblici e che non si fermino solo agli aspetti puramente formali. "So di molti enti pubblici che richiedono al cittadino l'IVA, non curandosi affatto della norma legislativa che chiaramente dice che "Tuti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall'imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiuasi specie e natura". Molti di questi organismi non lo fanno, danneggiando ln tal modo le tasche dei cittadini (art. 17 del D.Lsg 28/2010).

Perchè sprecare tutto questo tempo per ispezioni, per sistemare a posteriori le cose agitando i politici quando il ministero di Giustizia potrebbe evitare questi problemi fin dall'inizio, così come proposto dal presidente Pecoraro dal 2010? [MORE]

(Notizia segnalata da A.N.P.A.R.)


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