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Ginevra 2: al via la conferenza per la pace in Siria

Alessia Malachiti
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Ginevra 2: al via la conferenza per la pace in Siria
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MONTREUX (SVIZZERA), 22 GENNAIO 2014 - Quest'oggi si è aperta la conferenza di pace "Ginevra 2", che mira a riportare la pace in Siria. Per il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, si tratta di «Un' opportunità di mostrare unità per trovare una soluzione politica per la Siria, dove nel tempo sono state perse moltissime vite».

Al tavolo delle trattative vi è anche John Kerry, in rappresentanza degli Stati Uniti. Durante il suo intervento ha apertamente accusato il regime siriano dell'utilizzo delle armi chimiche, affermando inoltre: «Dobbiamo affrontare la realtà: Assad non farà parte di questa transizione politica in Siria. Un uomo non può tenere un Paese e l’intera regione in ostaggio». [MORE]

In risposta, il ministro degli Esteri siriano, Walid Muallem , ha sottolineato che «Nessuno dall’estero ha il diritto di rimuovere il presidente Bashar al Assad». Walid Muallem ha parlato per oltre sette minuti, tempo previsto per ciascun intervento. Nonostante l'imbarazzo generale, il ministro degli Esteri ha parlato per almeno venticinque minuti, chiedendone altri venti a Ban Ki-moon, affermando: «Lei vive a New York, io in Siria». Il segretario generale dell'Onu ha dunque concesso un'altra manciata di minuti al siriano per terminare il discorso.

Ahmad Jarba, presidente della Coalizione nazionale delle forze siriane rivoluzionarie e di opposizione ha invece sostenuto: «I siriani sono tutti vittime di un uomo che vuole solo rimare sul trono». Inoltre, Ahmad Jarba ha sottolineato: «Proteggere la vita di milioni di siriani è più importante delle mire folli di un solo uomo». Il discorso si è concluso con un appello alla delegazione siriana: «Diventate liberi come noi, abbandonate il regime».

Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, durante il suo intervento ha fatto sapere: «I negoziati non saranno semplici, né rapidi, ma tutti i rappresentanti hanno una responsabilità che pesa sulle loro spalle, in questa occasione storica».

Non è mancato un appello di Papa Francesco, giunto da Roma e rivolto a chi prende parte al tavolo per i negoziati. Il Pontefice ha chiesto che non venga risparmiato «Alcuno sforzo per giungere con urgenza alla cessazione della violenza e alla fine del conflitto che ha già causato troppe sofferenze». Inoltre, Papa Francesco ha affermato che auspica per la Siria un cammino di riconciliazione.

Notizia soggetta eventuali ad aggiornamenti

(Foto da agi.it)

Alessia Malachiti


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Scritto da Alessia Malachiti

Giornalista di InfoOggi

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