MONTREUX (SVIZZERA), 23 GENNAIO 2014 – «Un avvio molto difficile, ma questo si sapeva: credo che nessuno avesse illusioni di soluzioni miracolose», così ha commentato il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino - in un'intervista a Radio Radicale - l’avvio dei lavori di Ginevra 2, la conferenza di pace sulla Siria. Le sorti della guerra civile siriana, un conflitto che in tre anni ha causato 130mila morti, al tavolo di Montreux, dove sono intervenute trentanove delegazioni.
«Quello che è iniziato con interventi anche duri, ma che preferisco a sottintesi diplomatici che non aiutano a comprendere bene il livello dello scontro, è finito con le repliche delle due parti siriane molto diverse, già nel tono» ha dichiarato la titolare della Farnesina, sottolineando come «pure con sfumature diverse», sia stata ad ogni modo avanzata la richiesta «di cessate-il-fuoco e di mettere un fine a questo drammatico spargimento di sangue, oltre alla necessità di sostenere Giordania e Libano».[MORE]
«L'accelerazione, la pressione – ha aggiunto la Bonino - va fatta nel tentativo di dare immediatamente anche alle popolazioni il senso di un alleggerimento, se non totale, di risultati concreti sul terreno che possono venire solamente da un cessate il fuoco e dall'accesso di aiuti umanitari. Su questo andrà messa pressione, questo l'Italia cercherà di fare in tutti i modi».
(Immagine: internazionale.it)
Domenico Carelli
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