Gli italiani temono le frodi alimentari più di quelle fiscali
Salute Sardegna

Gli italiani temono le frodi alimentari più di quelle fiscali

mercoledì 26 ottobre, 2011

ROMA, 26 OTTOBRE 2011 –  Da un'indagine effettuata dalla Coldiretti, in occasione della presentazione dell'ottava edizione del rapporto sulla sicurezza alimentare "Italia a Tavola 2011", emerge che le frodi a tavola sono le più temute dagli italiani. Tre cittadini su dieci le considerano persino più gravi di quelle fiscali e degli scandali finanziari. [MORE]

La Coldiretti rileva che alla domanda su quali fossero le frodi più gravi, il 60 per cento dei cittadini ha indicato quelle alimentari per via dei possibili effetti sulla salute, il 40 per cento ha indicato quelle fiscali, mentre per il restante 26 per cento degli italiani le truffe più temute sono quelle finanziarie seguite a stretta distanza da quelle commerciali, come la contraffazione dei marchi. Un atteggiamento, che secondo la Coldiretti, trova conferma nell'ultima indagine Eurobarometro, secondo la quale gli italiani associano al cibo un rischio potenziale maggiore a quello di un incidente in macchina.
 

Dall’indagine si è potuto constatare, che nell’arco di un anno, i frequenti controlli su oltre 2.537 aziende, hanno portato i Nuclei antifrodi dei carabinieri, a riscontrare illeciti contributi comunitari che superano i 23 milioni di euro, oltre al sequestro di circa 15.000 tonnellate di generi alimentari.

Nel 2010 l'Italia ha conquistato il primato nella sanità e nella sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. Primato messo in pericolo dalla tendenza che da qualche anno a questa parte vede i prodotti alimentari tipici italiani sempre più soggetti alla contraffazione internazionale, divenuta ormai un vero e proprio business su scala industriale.

“Bisogna uscire - ha dichiarato il senatore del Pd Francesco Ferrante della segreteria nazionale di Legambiente - da questa paradossale impasse: da una parte l’agroalimentare è uno di quei settori su cui puntare per rilanciare lo sviluppo del nostro Paese, in particolare sulla tutela del made in Italy, dall'altra è proprio in questo settore, così delicato per la salute dei cittadini, che ogni giorno si svolge una vera e propria battaglia tra forze dell'ordine e criminali senza scrupoli”.
 

Sara Marci


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