Grillo dà la comunione ai suoi, il Pd insorge: "Gesto blasfemo"
Politica Piemonte

Grillo dà la comunione ai suoi, il Pd insorge: "Gesto blasfemo"

domenica 10 aprile, 2016

TORINO, 10 APRILE 2016 – “Una parodia blasfema”: questa è la definizione che il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, ha dato della performance di Giuseppe Grillo all’Auditorium di Torino.

Ieri sera, al termine dello spettacolo Grillo vs. Grillo, il leader dei 5 stelle ha finto di somministrare la comunione ai suoi, sostituendo l’ostia con dei grilli secchi. Durante lo spettacolo, questo gesto è stato accolto in maniera piuttosto goliardica dai seguaci del M5s, che hanno finto di ricevere il sacramento. L’unica ad essersi sottratta alla messa in scena è stata la candidata sindaco di Torino del Movimento 5 stelle, Chiara Appendino, che ha spiegato di stare allattando.

La performance non è certamente passata inosservata ai piani alti. Tra le critiche più dure, c’è proprio quella del Pd che, in special modo attraverso la voce di Guerini, ha invocato le dimissioni di Grillo: “Se ce ne fosse ancora bisogno con la sceneggiata di Grillo a Torino, tra l'indecenza e la stupidità, abbiamo la prova provata di cosa sia davvero il M5s. evidentemente in difficoltà, pur di attirare l'attenzione su di sé arrivano addirittura a mettere in scena una parodia blasfema. Chiedano scusa e si vergognino”, ha commentato il vicesegretario. [MORE]

A queste critiche fanno eco quelle di Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del consiglio, che così scrive su Facebook: “Da cattolico provo disgusto per la indecorosa sceneggiata di Grillo e dei parlamentari Cinque stelle. Da padre mi domando se sia giusto ironizzare su quello che per me è un sacramento. Da cittadino mi domando come fanno a essere credibili questi signori che stanno riducendo la politica a un teatrino”.

“La finta comunione grillina sarebbe derubricata a gesto di pessimo gusto se non fossimo in un tempo difficile per i cristiani. Che dice la Raggi che aspira a fare il sindaco nella città di San Pietro e del Papa?” ha commentato il deputato democratico Michele Anzaldi.

E non è meno incendiaria la replica del senatore dem Stefano Esposito: “Non mi colpisce Grillo che obbliga i deputati a mangiare grilli. Mi colpiscono loro, i parlamentari, rappresentanti del popolo che seguono il santone. E mi colpisce la candidata sindaco che ride e annuisce. Chiamate un dottore, possibilmente uno bravo”.

Che si sia trattato di una mossa per aumentare l’audience dello spettacolo (apparentemente piuttosto scarsa) o di una strategia politica, diverse frange del Pd sembrano persuase che Grillo abbia fatto male i conti: “Ne avevamo viste tante negli ultimi anni, ma lo spettacolo indecoroso organizzato da Grillo a Torino rappresenta il punto più basso e più squallido della triste parabola del movimento. Un mix maleodorante di culto della personalità e blasfemia degno di un film horror di serie C”, ha spiegato, dalla segreteria del Pd, Ernesto Carbone. “E questi si candiderebbero a essere la nuova classe dirigente italiana? Sono sempre più convinto che gli elettori, davanti a questo scempio, si guarderanno bene di affidare a una setta irresponsabile le chiavi del futuro del Paese”, ha aggiunto Carbone.
 

(foto: rossodisera.info)

Sara Svolacchia


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